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Scritto Domenica 11 giugno 2017 alle 10:47

Garlate: ''Un bouquet di sapori'', le piante selvatiche del territorio si mettono in mostra

Erba cipollina, Tamaro, Gelso nero, Finocchio selvatico e tanti altri: sono piccoli tesori rigogliosi che crescono spontanei tra i sentieri di montagna e nelle grandi distese verdi dei nostri luoghi, dai mille colori e usi sconosciuti, e per la prima volta hanno conquistato il posto d’onore in una delle sale espositive del Museo della Seta ABEGG di Garlate.

A riscoprire queste singolari erbe selvatiche sono state Marina, Eliana, Chiara e Laura quattro giovani garlatesi che hanno colpito la commissione del concorso “Il museo sei tu! Mettersi in mostra e conquistare spazi di visibilità” aggiudicandosi il sesto posto in palio.
La mostra, dal titolo "Un bouquet di sapori", nasce dal desiderio di far conoscere le risorse che il territorio offre, non solo ai meno esperti ma soprattutto a coloro che pur conoscendo perfettamente le nostre erbe e piante ignorano alcuni dei mille utilizzi ad esse collegati.

A condurre l’inaugurazione tenutasi nel pomeriggio di sabato 10 giugno è intervenuta Adriana Carbonaro, rappresentante del gruppo "Liberi Sogni Onlus”: di fronte al pubblico accorso ha presentato il progetto “Culture Shock” in cui si colloca l’iniziativa, promosso proprio dalla cooperativa sociale con il patrocinio del Comune e la collaborazione di altri enti del territorio, tra cui la Fondazione Cariplo che si propone di favorire la partecipazione dei giovani alla vita culturale locale.
Le iniziative del progetto, diverse per contenuti ed allestimenti ma accomunate dal legame con le tradizioni e la riscoperta del nostro territorio natio, non solo hanno arricchito il Museo della Seta di Garlate, ma si sono allargate anche all’intero circondario, coinvolgendo il Parco Ludico di Galbiate e il Giardino Botanico di Calolziocorte con mostre ed appuntamenti che perdureranno fino al mese di dicembre.

Un programma originale e sicuramente riuscito che – citando le parole dell’assessore alla cultura Diana Nava, che non ha potuto partecipare di persona all’inaugurazione ma ha comunque voluto lasciare un breve messaggio per l’occasione – “ha avuto il merito di liberare le energie e la creatività dei ragazzi coinvolgendoli nelle mostre, a partire dall’ideazione fino alla realizzazione pratica finale”.
Sono state infatti le quattro ideatrici dell’esposizione a guidare i visitatori nella sala principale, dove grandi e piccoli hanno potuto guardare da vicino e toccare con mano le erbe selvatiche, odorando gli aromi a volte delicati a volte pungenti della viola mammola, del tarassaco comune, dell’aglio orsino e del silene.
Per ciascuna delle varietà selezionate sono state raccolte informazioni dettagliate, unite a svariate ricette che dimostrano il loro utilizzo anche in cucina, per poi presentarle insieme a suggestivi pannelli fotografici raffiguranti i luoghi in cui queste piante crescono floride.

“Il nostro lavoro di ricerca e selezione è durato circa sei mesi” ha affermato una delle quattro garlatesi vincitrice del concorso. “Una delle difficoltà maggiori è stata la scelta delle erbe, perché quelle reperibili nel nostro territorio sono moltissime, mentre una delle cose più belle è stato scoprire i segreti che esse nascondono per riconoscerle e poi utilizzarle nella vita di tutti i giorni”.

Al termine dell’esposizione i visitatori hanno infine potuto provare in prima persona i pratici utilizzi delle erbe prendendo parte alle ore 16.30 ad un laboratorio dedicato alla trattazione del sale aromatizzato, gustandosi per primi tutti i dettagli nascosti della nuovissima mostra che durerà fino al 25 giugno.
F.A.
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