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Scritto Domenica 20 agosto 2017 alle 13:41

Torre de' Busi: Sogno, comunità solidale, in festa per tre giorni con 'Alpini' e 'Amici'

La tre giorni di festa promossa dal Gruppo Alpini di Sogno e dagli "Amici" della piccola frazione "montana" di Torre de' Busi ha raggiunto quest'oggi il culmine. Iniziata venerdì con una serata a base di polenta taragna e continuata poi sabato, sempre sotto il "tendone" dell'oratorio, l'iniziativa ha visto nella mattinata odierna l'ascesa al borgo di decine e decine di penne nere dei diversi gruppi della sezione di Bergamo chiamate a raccolta per l'immancabile appuntamento conviviale di ogni fine agosto.


La mattinata si è aperta con l'omaggio, presso il minuscolo cimitero locale, ai commilitoni "andati avanti", quale segno di rispetto e di riconoscenza. In corteo, poi, con la Corpo Bandistico Cisanese in testa, tutti i partecipanti, alfieri, alpini e simpatizzanti, dalla fontana del centenario della grande guerra, hanno raggiunto il monumento ai caduti: all'alzabandiera sulle note dell'Inno nazionale sono così seguiti, con molta semplicità, i discorsi ufficiali. Il compito di rompere il ghiaccio è spettato ad un emozionato capogruppo della compagine ospitante.

Andrea Meoli ha così ringraziato tutti coloro che quest'oggi si sono inerpicati fino a Sogno per prendere parte alla celebrazione, ricordando anche l'attività nel campo del volontariato portata avanti dai "suoi" uomini, un concetto poi ripreso anche dal sindaco Eleonora Ninkovic.
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Fasciata nel tricolore, il primo cittadino, ha riconosciuto infatti l'impegno profuso dalle penne nere per la collettività, esprimendo dunque riconoscenza "per tutto quello che fate". Elogiata anche l'intera comunità di Sogno, frazione "solidale".

Don Roberto, il sindaco Eleonora Ninkovic e il capogruppo degli alpini di Sogno Andrea Meoli


Allargando l'orizzonte, il borgomastro ha voluto ricordare i tragici fatti che, nei giorni scorsi, hanno insanguinato la Spagna e la Finlandia, con un "pensiero di vicinanza ai nostri fratelli nel mondo e alle vittime" per poi tornare al contesto locale ringraziando - come già fatto poco prima di Meoli - il vicario don Roberto Trussardi che, dalla scomparsa di don Camillo, con gli altri sacerdoti della zona, ha preso in mano le redini delle diverse parrocchie del paese.

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"Grazie per il lavoro svolto e complimenti per il prestigiosa nomina alla Caritas di Bergamo" ha detto, cedendo infine il microfono a Stefano Casetta, consigliere della sezione orobica che ha ricordato l'appuntamento del prossimo 2 settembre a Vercurago nonché l'esperienza del campo estivo per ragazzi ospitato quest'anno a Erve, con il testimone già passato, per l'edizione del 2018, a Calolziocorte.

Le volontarie della cucina

La santa messa ha infine fatto da preambolo al rancio, "spadellato" dalle volontarie del gruppo cucina perché come sempre, dietro a grandi uomini, impegnati a tutto campo, ci sono grandi donne, pronte anche a indossare la maglietta con il logo degli alpini e passare la mattinata ai fornelli per portare poi in tavola pizzoccheri e prelibatezze a chilometro zero per tutti i commensali.
A.M.
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