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Scritto Martedì 13 maggio 2014 alle 15:51

Fondazione Provincia di Lecco: un fondo patrimoniale per il welfare territoriale da oltre 1,5 mil., in sostegno agli indigenti

Mario Romano Negri, affiancato dal presidente della Conferenza dei sindaci  Guido Agostoni, dal direttore generale dell’Asl Enzo Lucchini e dall’assessore al Bilancio di Villa Locatelli Ennio Fumagalli ha presentato questa mattina il “Fondo patrimoniale per il welfare territoriale della provincia di Lecco” recentemente istituito dalla Fondazione della Provincia di Lecco, di cui è numero uno, con l’apporto di soggetti privati ed Enti pubblici quale strumento volto a favorire permanentemente la sostenibilità gestionale dei servizi socio-sanitari, con particolare riguardo alle rette a carico, principalmente e in prima battuta, degli anziani ospiti in strutture quali case di riposo i quali, per ragioni economiche, non riescono a far fronte all’intera spesa nemmeno supportati dalle famiglie.



Guido Agostoni, Enzo Lucchini, Mario Romano Negri e Ennio Fumagalli

“La Fondazione della provincia di Lecco e la Fondazione Cariplo  sostengono da tempo la necessità di far fronte ai nuovi e crescenti bisogni sociali mediante la costruzione di un nuovo Welfare plurale e ancorato al Territorio, in una logica di integrazione e sussidiarietà, in un orizzonte di sostenibilità. Nel territorio lecchese, raccogliendo simili esigenze, e in coerenza con le linee di indirizzo di Regione Lombardia, il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, l’ASL e l’Amministrazione provinciale di Lecco hanno promosso la costituzione di un Patto Territoriale per il Welfare.  La Fondazione della provincia di Lecco ha attivamente partecipato, all’interno di questo percorso, ai lavori del Gruppo incaricato di progettare “Forme di sostegno economico-finanziario al welfare”. Fra le proposte emerse nel Gruppo di lavoro  ha assunto un ruolo centrale l’ipotesi di costituire un Fondo di welfare locale per sostenere l’accesso ai servizi sociali e socio-sanitari (specie a quelli innovativi e personalizzati, con servizi plurimi fra di loro integrati)  da parte delle famiglie meno abbienti” ha esordito Negri, riepilogando le prime tappe di un percorso poi sintetizzato anche da Agostoni nel suo intervento.
“Questi soggetti sono spesso in difficoltà a coprire la quota ordinariamente a carico dell’utente nelle tradizionali istituzioni accreditate, ma sono persino impossibilitati a fruire delle prestazioni di unità di offerta che – in quanto sperimentali e innovative  -  godono di minori contributi pubblici rispetto ai servizi  delle unità d’offerta disciplinate dalla normativa regionale consolidata, per altro, a loro volta, in sofferenza. Anche per questo sono aumentate, in questi ultimi anni, le richieste di contributo ai servizi sociali dei Comuni. A fronte della necessità di sostenere finanziariamente la gestione di questi nuovi servizi del sistema territoriale di Welfare e di supportare la sostenibilità della gestione delle altre unità d’offerta,  la Fondazione della provincia di Lecco si è data carico di reperire capitali, di matrice pubblica e privata, in modo da costituire un Fondo patrimoniale in grado di garantire un flusso permanente di  risorse  che consenta la fruizione dei servizi anche  alle fasce più deboli della potenziale utenza. Si è così ottenuta la disponibilità da parte di un privato (500.000 euro dal dott. Domenico Colombo) e del Consiglio di Rappresentanza dei 90 Sindaci del Territorio (250.000 euro)  a fornire un capitale di complessivi 750 mila euro. Tale dotazione iniziale è stata integrata con una cifra di pari ammontare fornita da Fondazione Cariplo, che ha condiviso la positività dell’iniziativa, in modo da raggiungere un patrimonio iniziale di 1,5 milioni di euro cui si è sommato un contributo aggiuntivo di 20 mila euro da parte della Provincia di Lecco”.

“Li abbiamo trovati nel fondo di riserva” ha specificato, su quest’ultimo punto, l’assessore Fumagalli che ha riferito delle non poche difficoltà affrontate da Villa Locatelli per reperire quella piccola ma significativa cifra, su indicazione diretta del presidente Daniele Nava: “dobbiamo trovare i fondi, mi ha detto” ha riferito infatti l’economo della Giunta. “Con i tagli che abbiamo avuto, se non ci fossero fondazioni come questa tanti progetti non andrebbero in porto” il commento finale.
Provengono, invece, dalle quote di solidarietà i 250.000€ complessivi messi sul piatto dai 90 comuni della provincia di Lecco, come ricordato dal Guido Agostoni che ha ammesso come, la cifra complessivamente accantonata rappresenti “una goccia, una goccia che continua però negli anni. Mi auguro venga incrementata, da privati ma anche da Istituzioni del territorio”.
Il medesimo auspicio è arrivato anche dal dottor Domenico Colombo, primo “sostenitore” dell’iniziativa che, non essendo potuto intervenire di persona alla presentazione del Fondo, ha inviato uno scritto letto dal presidente Negri. E’ stato così spiegato come il “benefattore” avesse chiesto in un primo momento di rimanere anonimo per poi scegliere invece di rivelare il suo nome non per vanagloria ma “nella speranza che anche altri lecchesi più facoltosi di me si sensibilizzino”.
E’ stato infatti stimato che, per raggiungere un livello ottimale, il Fondo dovrebbe ammontare a circa 5 milioni di euro.
“Si tratta di una buona pratica figlia di una buona procedura”
ha commentato il direttore generale dell’Asl lecchese Enzo Lucchini. “Ha visto infatti insieme tutti i soggetti del territorio per affrontare i bisogni emergenti. Ed il risultato si concretizza nel passaggio, che ci viene richiesto, dal welfare state alla welfare community, nel passaggio di competenze dalla stato alla comunità: questa esperienza è il primo esempio sul nostro territorio. Si è fatto centro – ha poi aggiunto – anche perché l’altra coordinata che orienta gli enti sovra ordinati come la Regione rispetto agli altri enti è lo spostamento della gestione dall’offerta alla domanda. Fino a ora è stata governata l’offerta: la prospettiva è superata, il bisogno cangiante, in continuo divenire. Sarà la continua analisi della domanda che modulerà l’offerta”.

Entrando più nel tecnico e dando dunque uno sguardo alle linee guida, emerge che il patrimonio, confluito nel fondo nominativo denominato  “Fondo patrimoniale per il welfare territoriale della provincia di Lecco” e facente parte del patrimonio complessivo della Fondazione della provincia di Lecco, produrrà un reddito destinato a  consentire nel tempo:

-    il sostegno, tramite i Comuni o i Gestori di Servizi, agli utenti realmente in difficoltà a coprire l’intera quota a carico della famiglia per i servizi sociali e socio-sanitari innovativi di prossima  istituzione per iniziativa del “privato-sociale”, nel quadro di una efficiente differenziazione, integrazione e personalizzazione delle prestazioni,
-    il sostegno,  tramite i Comuni,  a utenti in condizioni di effettivo disagio economico, costretti a ricorrere all’ente pubblico per la copertura, almeno parziale, delle rette a loro carico di servizi sociali e socio-sanitari consolidati.
-    la possibilità di pianificare la gestione in equilibrio (che non sacrifichi l’utenza più debole) di ulteriori “servizi sperimentali” in nuovi contesti territoriali e in nuovi ambiti di bisogno sociale e socio-sanitario rispetto alle iniziative in itinere.

L’erogazione del “rendimento” annuo riconosciuto al Fondo sarà pertanto decisa, per gli scopi di cui sopra,  a favore di Comuni del Territorio provinciale o di Istituzioni sociali e socio sanitarie “Nonprofit” individuate (non a domanda diretta dei cittadini quindi):
a)    sulla base di un prospetto fornito dall’ASL, d’intesa con la Cabina di Regia e l’Ufficio dei Piani, che presenterà un dettagliato aggiornamento delle problematiche gestionali delle “unità d’offerta” esistenti nei tre Distretti (Lecco, Merate, Bellano) della provincia di Lecco con particolare riferimento alle difficoltà dell’utenza “marginale” nel sostenere integralmente le “rette”, a partire dai servizi “sperimentali” e innovativi, quando operativi.   
b)    tenendo conto della indicazione, da parte del “Consiglio di Rappresentanza” dei Sindaci, allargato ai Presidente dei Distretti, delle priorità risultanti all’Organismo stesso, con riferimento alle fasce sociali e alle necessità dei singoli territori.
c)    da un Comitato Esecutivo così composta:
•    Il Presidente della Fondazione della provincia di Lecco, o suo Delegato.
•    ll Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci del territorio provinciale, o  altra persona delegata dallo stesso CDR in rappresentanza degli Enti Territoriali istituzionali.
•    Un rappresentante dei donatori privati (ove intervenga una pluralità di donatori) designato dagli stessi al loro interno. Nella fase iniziale, il rappresentante designato dal dott. Domenico Colombo
A.M.
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