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Scritto Mercoledì 20 settembre 2017 alle 13:51

Nando dalla Chiesa incontra cittadini e studenti a Varenna

Martedì 19 settembre a Villa Cipressi di Varenna l'associazione culturale LettelariaMente ha inaugurato il nuovo ciclo di “Discorsi sotto i cipressi”, una serie di incontri letterari che avranno come ospiti alcuni tra i protagonisti del panorama intellettuale italiano. L'iniziativa è patrocinata dal Comune.
Per il primo appuntamento l'invito è stato accolto da Nando dalla Chiesa, docente, scrittore e politico fiorentino, presidente onorario dell'Associazione Libera di don Ciotti; dal tragico omicidio del padre, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, avvenuto il 3 settembre 1982 a Palermo, dedica le sue energie e la sua passione a denunciare il sistema mafioso e insegnare come riconoscerlo.

Primo a destra Nando dalla Chiesa

All'interno di una sala gremita di persone, in compagnia dell'avvocato Costantino Ruscigno e di tanti giovani provenienti da due classi dell'Istituto Parini di Lecco, dalla Chiesa ha ripercorso 25 anni di mafia in Italia, raccontati nei suoi ultimi due libri "Passaggio a nord" e "Una strage semplice".
Presente anche il sindaco di Varenna Mauro Manzoni, che nel breve intervento di saluto ha ringraziato dalla Chiesa per aver offerto a tutti l'occasione, con la sua testimonianza, di “iniettarsi anticorpi culturali e civili, che ispessiscano contro la corruzione e creino amministratori della Stato insensibili alla tentazione della mafia, a cui siamo tutti vulnerabili”.
“Sono nato quattro volte”, ha esordito Nando dalla Chiesa. “La prima, in modo naturale; la seconda, quando da giovane giunsi a Milano per studiare e mi feci una certa idea della società; la terza, alla morte di mio padre, quando mi accorsi di un'Italia diversa da quella che avevo conosciuto fino ad allora. Scrissi una tesi di laurea sulla mafia, pensavo di conoscerla, ma l'attentato mise in discussione tutte le categorie che mi ero costruito precedentemente”.

“Essa, pensai”, ha proseguito dalla Chiesa, “trae la sua vera forza fuori di sè”. La vera energia della mafia non viene dai soldi e nemmeno dai Kalashnikov, ma da una certa “compatibilità naturale” con la società che la cirrconda, “che le dà il consenso e non la giudica negativamente”.

“La quarta volta sono nato quando tornai in università e iniziai a insegnare; allora ho riscoperto il rapporto con i giovani, con il loro modo di vedere il futuro”. Ed è proprio ai giovani che Dalla Chiesa pensa quando afferma che si può sconfiggere la malavita. “Quando andai dal rettore e gli proposi il mio corso in “Sociologia della criminalità organizzata” mi chiese se volessi prendere il rischio di fare lezione con due persone. Io sapevo che non sarebbe stato così. Il primo giorno”, ha affermato con gioia il professore, “si presentarono centinaia di ragazzi”.
Il prossimo appuntamento con “Discorsi sotto i cipressi” è fissato per mercoledì 27 settembre alle 18.00, sempre presso la villa, con la presentazione di "Eurosprechi- tutti i soldi che l’Unione butta via a nostra insaputa" di Roberto Ippolito. A seguire cena con l'autore.
Si.A
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