Anche quest’anno il Carnevalone ha portato in città un’ondata di allegria, musica e colori, riempiendo le strade di tantissimi coriandoli e stelle filanti, ma soprattutto di entusiasmo e originalità. La festa è entrata nel vivo intorno alle 14.00, quando i gruppi di rievocatori, ballerini, sbandieratori e trampolieri hanno iniziato ad affollare Piazza Cappuccini e Viale Turati insieme ai numerosi carri allegorici protagonisti di questa edizione.


Ad aprire la sfilata, come da tradizione, i tre Regnanti del Carnevalone: ad impersonare Re Resegone, quest’anno, è stato Giuseppe Fusi, ex sindaco di Pasturo, grande appassionato di montagna e volontario del gruppo antincendio boschivo Alpini Monte Medale.
Al suo fianco, nei panni di Regina Grigna, la giovane Anna Meles di Laorca, insegnante di Lettere presso l’Istituto Comprensivo Lecco 3, accompagnata da una dolcissima damigella; ad interpretare il Gran Ciambellano, infine, Gianmario Sacchi, ex dipendente della storica ditta SAE, nonché socio del Gruppo Alpini Pizzo Erna-Bonacina. Con loro anche tre regine di Carnevaloni del recente passato.
Ai lati delle strade, tantissimi lecchesi e turisti di tutte le età hanno applaudito – e fotografato – tutti i figuranti, avvolgendoli in una nuvola di coriandoli colorati. Decisamente originali, ancora una volta, i temi scelti per l’allestimento dei carri, tutti curati nei minimi dettagli: la maggior parte di loro proveniva da fuori città, oltre che da fuori provincia.


Apprezzatissimi, in particolare, quelli delle “emoji” di Whatsapp e delle farfalle, delicatamente posate sugli splendidi fiori di un verdissimo prato. Si sono fatti notare, come da tradizione, anche i figuranti di Valmadrera, che con il loro “Il libro della vita” si sono ispirati al Dia de Muertos della tradizione messicana, tra mascherine “gotiche” e musica latinoamericana, con tanto di nacchere e maracas. Impossibile non gettare uno sguardo anche al carro di “Masterchef”, che dall’alto ha idealmente servito a grandi e piccini gustosissimi piatti.


Dopo aver attraversato lentamente le vie del centro, il lungo corteo è poi approdato in Piazza Garibaldi, dove ha trovato ad attenderlo altrettanti curiosi, oltre che il “mattatore” Giustino Comi, che ha dato nuovamente il via alle danze di ballerini e sbandieratori. Una grande festa, insomma, che è riuscita ad attirare in città migliaia di persone tra nonni, adulti, ragazzi e bambini, tutti pronti a lasciarsi trasportare dal divertimento e dall’allegria della giornata più “pazza” dell’anno.
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