
Il 24enne marocchino arrestato
La Squadra Mobile della Questura di Lecco ha eseguito nel pomeriggio di venerdì un arresto in flagranza nei confronti di un cittadino marocchino dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nei boschi della Valsassina, tra i comuni di Ballabio e Morterone.
L'operazione ha avuto inizio a seguito di diverse segnalazioni di cittadini che da tempo avevano notato un via vai di persone, per lo più giovani, che si incamminavano nei sentieri di alcune zone boschive, che costeggiano la strada provinciale 62 che da Lecco conduce a Ballabio e la strada via per Morterone che conduce al paese stesso. I servizi di osservazione hanno permesso di acclarare la presenza di numerosi acquirenti che si recavano nei boschi per incontrare gli spacciatori, i quali offrivano sostanza stupefacente di varia natura ad acquirenti di diverse categorie sociali ed età.
Verso le ore 15.30 gli agenti della Squadra Mobile, nel comune di Morterone, riuscivano a fermare uno spacciatore il quale veniva trovato in possesso di circa 200 grammi di sostanza stupefacente (tra hashish, cocaina ed eroina), per un valore complessivo di circa 4000 euro.
Il giovane aveva con se' anche denaro contante, nonché vari telefoni cellulari utilizzati per l'attività di spaccio; gli accertamenti hanno evidenziato un numero cospicuo di clienti, circa un centinaio, provenienti soprattutto dal territorio valsassinese.
Nella circostanza sono stati fermati anche cinque fruitori giovanissimi, trovati in possesso di droga di varia natura, appena acquistata dal soggetto fermato; in ragione del quantitativo rinvenuto sui singoli acquirenti, destinato ad uso personale, gli stessi venivano segnalati al Prefetto di Lecco come assuntori di sostanze stupefacenti.
Il pusher, identificato per E.Y.D., classe 1994, cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale, è stato quindi tratto in arresto per il reato di spaccio. Nella mattinata odierna è stato celebrato il rito direttissimo presso il Tribunale di Lecco, dove il reo è stato condannato alla pena di 4 anni di reclusione, euro 14.000 di multa, con applicazione della custodia cautelare in carcere e l'espulsione dal territorio nazionale a pena espiata.
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