A) Rischia di passare una logica "condonista" ( pur minimalista, grazie al doveroso contrasto dei 5 Stelle) nonostante il contratto di governo la escludesse.
B) La cosiddetta Flat Tax leghista (in origine un Robin Hood alla rovescia in favore dei ricchi) sembra diventare ( intuibilmente sempre grazie ad un lavorìo interno alla maggioranza) un quasi condivisibile aiuto ai più piccoli e strapazzati operatori economici (una vera e propria inversione di tendenza)
C) Il "reddito di cittadinanza", nonostante il serratissimo fuoco di fila sprigionato da ogni dove - vorrà dire qualcosa ? - ed addirittura osteggiato incomprensibilmente anche dalla gran parte dalla cosiddetta sinistra, sembrerebbe essere confermato col suo ineludibile bagaglio di maggior equità.
Se l'indicatore di cambiamento reale fosse, come continuo a credere e sperare, la riduzione delle diseguaglianze economiche e sociali (una vera e propria questione "centrale" per qualsiasi convivenza umana degna di tal nome) il saldo parrebbe ancora positivo, salvo verificarlo nel corso dell'iter parlamentare auspicabilmente migliorativo in termini di ulteriore maggior giustizia sociale.
Ma i ben pensanti soloni che sguazzano nei talk show televisivi sembrano occuparsi solo della facciata ragionieristica dei conti in ordine, delle "coperture" di spesa, della reazione dei mercati e dei contrasti con le istituzioni europee : quando si darà realmente voce a chi subisce sulla propria pelle gli effetti di certe manovre penalizzanti ( i meno abbienti) fatte passare per interesse collettivo ma in realtà convenienti allo status quo di pochi "eletti" ?
Per sintetizzare a mio parere le sfide vere di progressivo cambiamento in questo campo sono due, tra di loro interconnesse :
1) Presentarsi a Bruxelles ( con un'alleanza di Stati) chiedendo di cambiare strutturalmente le regole inique poste alla base di questa "Europa dei mercanti" - e non dei cittadini come giustamente ipotizzato alla origini - ( in primis quelle relative alla funzione della BCE e concorrenti alla formazione dei debiti sovrani). Non basta battersi, pur lodevolmente, per recuperare uno 0, di deficit in più .
2) Dire apertamente dove e come si prendono i soldi per risanare la situazione e non solo accapigliarsi, più o meno strumentalmente, sui capitoli di spesa.
Su quest'ultimo specifico punto, se si volesse dare ulteriore reale consistenza alla scelta di campo "per una maggior giustizia