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Scritto Venerdì 21 dicembre 2018 alle 19:17

Valsassina: prelevava col bancomat della fidanzata a sua insaputa, condannato

Sottraeva la tessera alla compagna per effettuare acquisti a sua insaputa: per questo A.S. – lecchese classe '89, oggi residente a Barzio – è stato citato in giudizio per utilizzo indebito di carte bancomat.
Sentita oggi nell'aula del secondo piano del Tribunale di Lecco, la oramai ex compagna dell'imputato ha ricordato di come a marzo 2016 si era accorta di alcuni prelievi dal suo conto corrente, mai effettuati da lei. Essendosi recata a chiedere spiegazioni presso la filiale della propria banca, avevano escluso che la carta fosse stata clonata.
"A quel punto ho capito che era stato lui: era l'unico che avesse accesso al mio portafogli mentre ero al lavoro" ha spiegato la giovane "Quando gliel'ho chiesto ha ammesso i fatti, ho anche dei messaggi in cui lo confermava".
Dal 10 febbraio fino a marzo 2016 sarebbero stati 8 i prelievi eseguiti ai danni della donna -con cui all'epoca dei fatti risiedeva a Premana- per un totale di 1770 euro.
In difesa del suo assistito, l'avvocato Davide Minervini ha chiesto l'assoluzione per mancanza di prove, mentre il Vice Procuratore Onorario Mattia Mascaro ha chiesto una pena pari a un anno di reclusione e 500 euro di multa.
Dopo essersi ritirato in camera di consiglio per decidere, il giudice monocratico Enrico Manzi ha dichiarato l'odierno imputato colpevole dei reati a lui ascritti, condannandolo a un anno di reclusione e al pagamento di una multa di 600 euro.
F.F.
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