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Scritto Sabato 16 febbraio 2019 alle 14:00

Introbio: in tantissimi per l'avvio dei lavori per la pista dedicata a Ezio, perchè 'il ricordo deve essere partenza della vita'

"Sembrava che tutto fosse un pò scemato, non certo nei famigliari ma tutt'attorno: quando ci siamo trovati un mese fa pensando a qualcosa da organizzare ad un anno di distanza è ri-uscito ancora tutto come il primo giorno, il secondo giorno, il terzo giorno... C'è stata - non si può parlare di un entusiasmo - ma una forte volontà per dire che l'Ezio lo abbiamo addosso e non riusciremo a dimenticarlo nemmeno noi anche se non i genitori, i fratelli o i parenti più stretti" così Adriano Airoldi, sindaco di Introbio, questa mattina dinnanzi alla tomba del tecnico del soccorso alpino spirato in un incidente in Grignetta, durante una spensierata escursione con l'amico Giovanni Giarletta, ha spiegato, con estrema semplicità, il perché quest'oggi il piccolo paesino abbia chiamato a raccolta sportivi da tutta la Valle e riunito ancora una volta le "divise" del soccorso alpino e dei volontari del 118 nel nome di un vulcanico ragazzotto, incapace di stare fermo e sempre pronto a spendersi per gli altri, soprattutto sulle amate montagne.

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Decine e decine le persone che si sono radunate nell'area di Prà Baster, a poco distanza dalla chiesa parrocchiale, per il simbolico avvio dei lavori per la creazione di una pista d'atletica - con un anello in tartan e uno in terra battuta, più ampio e a disposizione di chiunque voglia allenarsi o semplicemente fare un po' di moto - progettata dallo stesso Artusi, geometra di professione e primo tifoso dello sport in tutte le sue declinazioni tanto da investire gratuitamente il proprio tempo e le proprie competenze in un sogno rimasto poi in un cassetto della sua scrivania, dopo l'improvvisa dipartita in un freddo venerdì del febbraio 2018.

Aveva appena 42, due figli da veder crescere e ancora tanta voglia di fare. Nel giorno delle esequie, celebrate nella vicina chiesa parrocchiale, effettivamente provato, il primo cittadino Airoldi aveva promesso a Ezio che avrebbe portato a termine lui il suo "disegno". "Ero convinto non fosse solo la mia volontà: la vostra presenza qui mi conferma che quello che avevo dentro lo avevano dentro tanti altri" ha detto il borgomastro, rivolgendosi a tanti presenti tra i quali anche i vertici di AREU e Alpini, dopo aver già parlato al campo santo, alla presenza dei soli amici del CNSAS, di un "bagaj speciale", stringendosi alla famiglia di Artusi e al papà di Charlie Giarletta,  all'avvocato Antonio Giarletta, salito in Valle per contraccambiare l'omaggio reso poco prima ad suo figliolo al Monumentale di Lecco.

L'omaggio dell'avvocato Giarletta ad Ezio, spirato il 16 febbraio 2018 con suo figlio Giovanni

Spontaneo è venuto, dinnanzi alla lapide in pietra con il profilo di una montagna spezzata, intonare da parte delle "giubbe rosse" del Soccorso Alpino, a cappella, il "Signore delle cime". E le stesse note sono risuonate poi a Prà Baster, proposte dai Piccoli Cantori Valsassinesi che, con le loro voci giovanili, hanno emozionato con Alleluya, al momento dello scoprimento della targa attestante l'apertura del cantiere che porterà poi alla realizzazione di una struttura - illuminata - a disposizione di tutta la Valle, grazie al sostegno economico di Norda-Acque minerali d'Italia.

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"Sono orgoglioso e felice di essere qui a rappresentare l'azienda in un momento così importante, per un'iniziativa dedicata a una persona così cara" ha detto il direttore. "Norda è una realtà del territorio: questo è il nostro modo per dimostrare che non siamo chiusi in noi stessi ma siamo parte attiva della comunità".

Il sindaco Adriano Airoldi

"Il ricordo deve essere la partenza della vita" ha aggiunto, con determinazione, invitando anche i propri famigliari a farsi forza, Attilio, il fratello di Ezio che ha poi dato il via alle prime due corsette dimostrative lungo quello che sarà poi l'anello ufficiale, dopo che saranno ultimati i lavori avviati idealmente oggi da Massimo Codol, ex ciclista professionista, indicato dal sindaco come il più importante sportivo del paese e voluto dunque quale testimonial ed esempio per i tanti ragazzini delle diverse società della Valle che usufruiranno dell'ultimo atto di generosità di Ezio Artusi.
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A.M.
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