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Scritto Martedì 23 aprile 2019 alle 17:56

La senatrice Antonella Faggi illustra il Def, Documento di Economia e Finanza

Lo scorso 18 aprile il Governo ha votato il Documento di Economia e Finanza che è andato a delineare le Linee programmatiche sul medio-lungo termine, con un occhio di riguardo alle variabili economico/finanziarie del nostro Paese, inserite in un contesto europeo e internazionale non facile. Uno strumento essenziale per il funzionamento della macchina statale e senza il quale è imprescindibile poter pianificare azioni e investimenti.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Antonella Faggi, senatrice del Carroccio, di spiegarci l'ossatura del Def.

La dottoressa Antonella Faggi


Di che cosa stiamo parlando anzitutto?
Il Documento di economia e finanza (DEF) è il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio, che pianifica sul medio-lungo termine, gli impegni del Governo sul piano del consolidamento delle finanze pubbliche. Si stabiliscono inoltre gli indirizzi adottati per il rispetto del Patto di Stabilità e per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo, occupazione, riduzione del rapporto debito-PIL e per gli altri obiettivi programmatici prefigurati dal Governo.


Quali sono le tappe e le tempistiche di questo primo DEF giallo-verde?
Le aule hanno approvato un unico testo e il 30 aprile il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma saranno inviati al consiglio dell'unione europea e alla commissione europea. Quest'ultima poi renderà pubbliche le previsioni macroeconomiche e a giugno renderà note le "raccomandazioni", dopo che saranno passate all'esame dei ministri dell'Eurogruppo e Ecofin a metà giugno. L'iter si concluderà il 20 e 21 giugno con la riunione del consiglio UE mentre nel frattempo sarà avvenuto il rinnovo del parlamento europeo.


In quante e quali sezioni si articola il DEF e di cosa tratta ciascuna?
Il Def è composto da tre sezioni e da una serie di allegati. La prima sezione espone lo schema del Programma di Stabilità, che contiene tutti gli elementi e le informazioni richiesti dai regolamenti dell'Unione europea. Vengono esposti gli obiettivi e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica per il triennio successivo, gli obiettivi programmatici per l'indebitamento netto, per il saldo di cassa e per il debito delle PA. La seconda sezione, "Analisi e tendenze della finanza pubblica" riporta l'analisi del conto economico e del conto di cassa delle amministrazioni pubbliche nell'anno precedente, fornisce le informazioni di dettaglio sui risultati e sulle previsioni dei conti dei principali settori di spesa (pubblico impiego, protezione sociale sanità), e sulle risorse destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate. La terza sezione riguarda lo schema del Programma Nazionale di riforma dove si dettaglia lo stato di avanzamento delle riforme avviate, con indicazione dell'eventuale scostamento tra i risultati previsti e quelli conseguiti; si rimarcano gli squilibri macroeconomici nazionali; si sottolineano le priorità del Paese, con le principali riforme da attuare, i tempi e la compatibilità con gli obiettivi e si tratteggiano i prevedibili effetti delle riforme proposte in termini di crescita economica, di competitività e di occupazione.

 

Alla nota di bilancio sono collegati una serie di provvedimenti che sono stati confermati e che quindi si apprestano a tramutarsi in leggi. Di cosa si tratta?
Il Governo ha confermato i disegni di legge già indicati nel precedente documento programmatico e ha già fornito un dettaglio di quelli collegati alla manovra di finanza pubblica per il 2020. Giusto per citarne alcuni: misure a favore delle start up innovative, a sostegno dei soggetti coinvolti dalla crisi del sistema bancario oppure agevolazioni per le società che riducono le fonti inquinanti. C'è un disegno di legge delega in materia di riforma del codice del lavoro o per il riordino dello spettacolo e del codice dei beni culturali. Sono confermati i disegni di legge per l'adozione di disposizioni a contrasto alla violenza durante le manifestazioni sportive o per il miglioramento della pubblica amministrazione. Insomma tutta una serie di provvedimenti che toccheranno settori della vita sociale, lavorativa, scolastica, culturale, sportiva nell'ottica di migliorarne il funzionamento, sgravando di carichi e lacchi che soffocano la libera impresa e l'innovazione, per riportare il Paese ad essere competitivo e attrattivo sul mercato in tutte le sue forme.
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