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Scritto Lunedì 04 novembre 2019 alle 16:43

Mandello: Fulvio Arnoldi in tour nei teatri con Francesco Renga. ''Dopo 20 anni è sempre emozionante''

In questo momento - nel pomeriggio di lunedì 4 novembre - è a Roma, in fase di preparazione per la seconda delle due serate previste all’Auditorium del Parco della Musica: qualche ora di riposo e poi via, di nuovo sul palco, prima di risalire in auto verso la prossima meta. La tournée, infatti, è appena iniziata: il calendario è fitto, restano ancora più di 30 date, e Fulvio Arnoldi non tornerà nella sua Olcio fino a pochi giorni prima di Natale.


Fulvio Arnoldi sul palco
Sotto, con Francesco Renga e la sua band (il mandellese è il terzo da destra)



Da quasi vent’anni il mandellese è il braccio destro di Francesco Renga, uno dei cantanti più noti e apprezzati a livello nazionale: di fatto è il suo direttore artistico, “anche se – precisa – nel nostro gruppo non usiamo queste etichette”, collaborando con lui nella creazione degli spettacoli e nella stesura delle scalette, oltre che nella produzione di nuovi brani. Quello in corso in questi mesi in giro per l’Italia – con una prevalenza di tappe al nord – è un tour speciale per Renga e i suoi (oltre al mandellese che suona tastiera e chitarra elettrica, nella band vi sono anche Enzo Messina, Stefano Brandoni, Heggy Vezzano, Phil Mer e Gabriele Cannarozzo): “Ci sta portando in tantissimi teatri, in strutture antiche e dalla lunga storia, spesso nel cuore di piccole cittadine e dunque quasi dentro le case delle persone” ci ha raccontato Fulvio Arnoldi durante una pausa prima del secondo concerto romano. “Non che non ci piaccia suonare nei palazzetti, ma nei teatri è tutta un’altra cosa: l’atmosfera che si crea è sicuramente più intima e “calda”, anche perché gli spettatori sono seduti a pochi metri dal palco. Insomma, è più nelle nostre corde, e ogni volta è un’emozione unica”.



Fulvio Arnoldi con Red Canzian

Come dicevamo, l’amicizia tra il musicista lariano – nativo di Bellano – e Francesco Renga dura da quasi due decenni, da quando scrisse per lui il brano “Un giorno in più”: allora il cantante poteva già vantare una partecipazione tra i Big di Sanremo, e dopo aver ascoltato a Como la band “Stato Brado” decise di arruolarne tutti i componenti, facendo così decollare la carriera di Fulvio Arnoldi. “Abbiamo costruito fin da subito un ottimo rapporto e siamo sempre rimasti legati” ha proseguito il mandellese, che tuttora ha uno studio ad Abbadia. “Lo scorso anno sono stato al suo fianco anche durante il progetto musicale con Nek e Max Pezzali, per poi iniziare a concentrare le energie su questa nuova tournée, che prevede 51 date. Durante l’estate abbiamo inoltre organizzato una serie di “flash mob” promozionali nelle località interessate: in ciascuna di queste abbiamo fatto più che altro una “toccata e fuga”, ma è stato molto divertente”.




Ma in fin dei conti – si chiederanno i fan – capita mai di poter incrociare il bel Francesco Renga sul ramo lecchese del Lario? “Qualche tempo fa veniva qui più spesso, a casa o nel mio studio, mentre ora è un po’ più “defilato”” ci ha confessato Fulvio Arnoldi, spendendo parole di sincera stima nei confronti del collega. “È sempre molto gentile e disponibile con tutti, ma, purtroppo per lui, è facilmente riconoscibile – anche con un grosso cappello in testa e una sciarpa al collo – pertanto, a Mandello come altrove, una giornata di svago rischia di trasformarsi per lui in una sessione di foto e firme di autografi…”.
B.P.
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