I residenti di Civate sicuramente ricordano il "bucatore" seriale di gomme che nell'autunno del 2018 - in particolare dall'8 settembre al 7 di novembre - ha, si può dire, terrorizzato la cittadinanza. Dopo la denuncia a piede libero arrivata il 9 novembre dello stesso anno dai Carabinieri di Valmadrera che hanno condotto le indagini, il caso è approdato questa mattina in Tribunale. Accusato di danneggiamento - per aver bucato/tagliato le gomme alla "bellezza" di 21 automobili parcheggiate sulla pubblica via - e di porto abusivo di oggetti atti ad offendere - ovvero il cacciavite, sequestrato dai militari, che verosimilmente avrebbe utilizzato nel corso della sua azione criminosa - è T.O., cittadino di Civate, classe 1956.
Dopo una breve udienza di costituzione delle parti civili (alcune di queste già risarcite), il giudice Giulia Barazzetta, su sollecito del difensore dell'uomo, ha disposto il conferimento dell'incarico ad un perito che si occuperà di stabilire la capacità di intendere e di volere dell'accusato, conferimento che verrà formalizzato già nel primo pomeriggio di domani.
L'apertura del processo a carico di T.O. fa seguito alla chiusura dell'istruttoria, nelle scorse settimane, del
procedimento intentato invece nei confronti di due giovani - C.S. e M.C - chiamati a rispondere dei "fori" riscontrati in 16 gomme, nel più lontano 2013. Per loro la pubblica accusa ha chiesto 2 anni di reclusione, la sentenza è prevista per venerdì.
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