In diversi casi si stanno ancora attendendo direttive ufficiali, ma sono già molte le misure contro il diffondersi del Coronavirus adottate precauzionalmente nelle
Case di Riposo del territorio. Misure più o meno rigide, a seconda delle scelte delle rispettive direzioni sanitarie, ma tutte accomunate dall'intenzione di tutelare al massimo gli ospiti, persone anziane già di per sé fragili e bisognose di particolari attenzioni. Se la
RSA "Carlo e Elisa Frigerio" di Brivio è stata dunque chiusa completamente al pubblico, alla
"Borsieri" di Lecco, in via San Nicolò, è possibile accedere solo attraverso l'ingresso principale, dove sono stati messi a disposizione gel disinfettanti per le mani: ai parenti degli ospiti, comunque, è stato chiesto di limitare al massimo le visite - e ovviamente di evitarle qualora presentassero sintomi influenzali - mentre sono state sospese tutte le attività di animazione e aggregazione, con i volontari dunque lasciati "liberi" almeno per tutta la settimana e gli operatori dei servizi di pulizia invitati, invece, ad intensificare i "passaggi" nei vari reparti.
Accesso "sconsigliato" anche a
Villa dei Cedri di Merate, mentre alla
RSA "Enrico e Antonio Nobili" di Viganò possono entrare soltanto i famigliari degli anziani (e comunque per brevi lassi di tempo, senza portare con sé i bambini), nelle fasce orarie dalle 9.30 alle 10.30 e dalle 15.30 alle 17.30.
Porte (parzialmente) chiuse anche alla
"Sironi" di Oggiono, dove i parenti possono presentarsi soltanto se autorizzati in casi di urgenza, così come all'
Opera Pia di Valmadrera, dove è stata annullata anche la festa di Carnevale prevista nei prossimi giorni; analoghe le misure prese alla
RSA in via Sirtori a Monticello, in cui è consentito l'ingresso soltanto ai famigliari di ospiti in fase terminale e di eventuali defunti: praticamente cancellati, anche in quest'ultimo caso, il programma di iniziative sociali e gli interventi di figure esterne alla struttura, compreso quello dei parrucchieri che solitamente si mettono a disposizione degli ospiti un paio di volte alla settimana.
Diffusi soltanto alcuni suggerimenti, invece, ai congiunti dei "nonni" ricoverati all'
Istituto Frisia di Merate, ai quali è stato consigliato di visitare i propri parenti singolarmente e di evitare di portarli con sé al bar della struttura.
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