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Scritto Venerdì 28 febbraio 2020 alle 14:26

Il lungolago è trascurato: in cc interrogazione di Malgrate Più

“Il lungolago di Malgrate versa in uno stato di abbandono e trascuratezza. Ci chiediamo se gli amministratori sono a conoscenza delle condizioni di degrado e abbandono, se intendono procedere al restauro dei danni e a riparare il solco creato dalla posa della fibra, ormai persistente da circa due mesi”. Queste le richieste avanzate dal gruppo consiliare d’opposizione “Malgrate Più” attraverso un’apposita interrogazione, discussa nel corso della seduta di Consiglio comunale di ieri.
“Considerata l’imminente stagione primaverile – ha spiegato il capogruppo Ivan Memè - è inevitabile constatare che lo stato di degrado compromette fortemente l'immagine di Malgrate e non vi è stata ancora manutenzione. Il solco è pericoloso e in caso di sinistro stradale il Comune potrebbe essere ritenuto responsabile e quindi obbligato ad eventuali risarcimenti”.

Due scatti allegati all’interrogazione sul lungolago


Non è tardata ad arrivare la risposta del sindaco Flavio Polano: “Garantire la sicurezza sul lungolago è stato difficile, a causa di numerosi atti vandalici e di rotture. Complesso soprattutto trovare aziende che fornissero gli stessi materiali con cui la passeggiata è stata realizzata. Abbiamo proceduto alla sostituzione dei vetri della balconata, dei corrimani e della pavimentazione. Presto interverremo con le doghe in legno delle sedute. Abbiamo dovuto incaricare un nuovo operatore in sostituzione del precedente e stiamo valutando di rafforzare la piccola manutenzione con una cooperativa per la pulizia ordinaria del lungolago.
Ad oggi – ha proseguito Polano – è Silea che si occupa della pulizia e della raccolta rifiuti, con la ditta Masciadri, che non sta eseguendo correttamente il servizio sul lungolago e in generale di pulizia strade e marciapiedi del Comune. Procederemo nel caso con formali contestazioni ai sensi del contratto di servizio”.
Per quanto riguarda invece il solco dovuto al posizionamento della fibra, “la ditta incaricata, la Sittel, è stata richiamata per mal esecuzione e per la pericolosità della stessa”. “La posa non ha richiesto costi da parte del Comune – ha spiegato il primo cittadino – Abbiamo sollecitato più volte, in seguito a carenze progettuali e ritardi. Ci è stato consegnato un cronoprogramma aggiornato, ma non abbiamo visto la ripresa dei lavori. Se la situazione non si risolverà, partirà una seconda sanzione. In ogni caso, per sinistri e incidenti il Comune non è responsabile, ma lo saranno i terzi della società”.
Insoddisfatto della risposta Ivan Memè: “Speriamo che la ditta abbia almeno le coperture assicurative, dato che è inadempiente. Gli eventuali sinistri, ad ogni modo, si verificherebbero su territorio comunale e il Comune sarebbe responsabile in solido. Bisogna intervenire il prima possibile e ripristinare la strada per evitare che qualcuno si faccia male”.
M.C.
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