
Nando Bolis
“In un tempo sospeso, così avaro di abbracci e di mani a cui aggrapparsi, anche la nostra comunità conta purtroppo la prima vittima di questo maledetto virus”.
Così Giancarlo Valsecchi, sindaco di Erve, ha annunciato la scomparsa di Ferdinando Bolis, spentorsi della tarda serata del Sabato Santo di questo 2020 flagellato da covid-19.
72 anni, Nando, come era chiamato da tutti, era molto conosciuto anche a Lecco dove gestiva, dal 1971, l'Autofficina F.li Bolis. "Trascorrevamo l'intera giornata insieme dal tragitto casa-lavoro, fino al rientra la sera. Ci si confrontava sulle problematiche lavorative, si condividevano momenti di felicità e di preoccupazione quasi fossimo marito e moglie più che fratelli”, racconta Guido, l'altra metà della F.li Bolis, consigliere comunale a Erve. “Anche nella vita famigliare eravamo molto uniti e collaborativi. Persona semplice e umile Nando aveva una buona parola e un sorriso per tutti. Discreto, era sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno".
Nando è ricordato dalla moglie Lidia e dai figli Linda e Olaf come un marito e un papà meraviglioso, un importante riferimento di vita.
Penna nera, Bolis era iscritto alla sezione Ana di Erve, componente molto attivo che si prodigava anche per la buona riuscita del campo scuola per i ragazzi, come a voler trasmettere l'orgoglio alpino di cui andava fiero. Sabato sera in segno di lutto e per ricordarlo sono state ammainate le bandiere alla Cappella degli Alpini e al monumento ai Caduti.
Il Sindaco Giancarlo Valsecchi lo ricorda come “una persona sempre disponibile e di ottima compagnia. Un grande tifoso della Fiorentina e il fato ha voluto che il suo ultimo viaggio fosse proprio verso il tempio crematorio della città del giglio".
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