Viviamo un tempo eccezionale che richiede gesti eccezionali. Con il SARS-CoV-2 che viaggia con noi non ha alcun senso limitare i ragionamenti agli iscritti, al partito, in sostanza stare chiusi nel proprio orticello. E’ il tempo di avviare un dialogo con tutte le persone di buona volontà che sentano la necessità di mettere mano a idee e progetti per salvare quello che è in pericolo:
le relazioni umane
Quanti si illudono che passato il contagio tutto torni come prima è già fuori dal flusso degli avvenimenti. Un’illusione pericolosa che potrebbe avere due esiti drammatici, come:
instaurare un regime autoritario con il compito di riservare a pochi i poteri che contano (salute, benessere, libertà, diritti), mentre i più saranno sottomessi e deprivati;
non affrontare, avendo come rotta imprescindibile il bene di ogni essere umano, nessuno dei grandi temi epocali aperti e quindi far ripiombare il mondo in altre situazioni simi a quella che stiamo vivendo, o peggio;
In questi giorni si fanno più evidenti le tensioni sotterranee che potrebbero far saltare il banco di giochini politici ormai esausti, insopportabili. I dati certificano un incredibile incremento di quanti non credono più nelle regole del nostro sistema democratico/istituzionale, che va di pari passo con la convinzione che le decisioni su tutto e su tutti stiano meglio nelle mani di pochi determinati.
Se non si avverte tutto questo, se non cogliamo la necessità di provare ad aggregare tutte le risorse e le potenzialità umane, intellettuali ed economiche capaci di contrastare il Nulla che rischia di divorare il nostro Paese, allora significa che non siamo più di nessuna utilità, che abbiamo esaurito il nostro compito storico e politico.Se invece vogliamo rimboccarci le maniche dobbiamo essere ecumenici e di coraggiose vedute. Non dobbiamo avere nessun retropensiero e lavorare col malcelato scopo di rafforzare noi, di guadagnare qualche punto nelle prossime competizioni elettorali.Nessun filtro ideologico ma comunione ideale, nessuna azione di parte ma essere parte di un processo complessivo tra diversi. L’unico tavolo al quale invitare i partecipanti per affrontare la sfida del secolo è quello che, per gambe, ha i principi della nostra Costituzione (non è necessario elencarli perché sono nel nostro DNA).i cambiamenti climatici, che stanno sconvolgendo la geografia fisica e politica della Terra;
la globalizzazione e le migrazioni di interi gruppi umani, per le cause che tutti conosciamo (non le ripetiamo);
la rivoluzione digitale, immensamente più mutagena sul nostro vissuto rispetto all’invenzione della macchina;
le nuove frontiere della ricerca scientifica, soprattutto in fisica e nella manipolazione delle strutture e dei codici dei viventi.
Ora è arrivato SARS-CoV-2 che si è steso come una membrana su questi grandi temi e tutto filtra, ma non li farà scomparire, anzi li accentuerà e deformerà in ulteriori complicazioni.