
Al termine della funzione ha scherzato dicendo di essere arrivato in paese per "controllare" don Leonardo Zenoni, il nuovo giovane collaboratore di don Angelo Riva: ringraziandolo per la sua presenza, ha poi "tranquillizzato" don Davide Pelucchi, vicario generale di Bergamo, assicurandogli di non avere nessuna intenzione di "rubargli" una parte di Diocesi.

Monsignor Mario Delpini

In primo piano il sindaco Luca Pigazzini
Affabile e cordiale come sempre, l'Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini è intervenuto questa mattina - un po' a sorpresa - a Carenno per celebrare la S. Messa festiva delle 10.30, accolto dall'abbraccio dell'intera comunità che ha voluto omaggiarlo con uno splendido orologio in legno e un cesto di prodotti tipici, unendosi a lui nella preghiera per le persone sole, malate o in difficoltà, nonché nel ricordo di don Adriano Locatelli, scomparso in primavera, "che tanto desiderava ricevere qui l'Arcivescovo".

Il parroco di Carenno don Angelo Riva

Sulla destra Monsignor Davide Pelucchi


Don Leonardo Zenoni
"Ultimamente nel mondo si costruiscono muri, per non far scappare chi vorrebbe andare altrove, o per evitare massacri: in questo periodo di pandemia alcuni pensano che anche Dio l'abbia fatto, che abbia abbandonato l'umanità rendendosi incomprensibile e inaccessibile" ha esordito Monsignor Delpini durante l'omelia. "A Gesù è stata affidata la missione di rivelare che non è così: il nostro Dio è il Dio dell'alleanza, che ama tutti i suoi figli con un sentimento forte e persuasivo, che abbatte tutti i muri che li dividono. Dio non è nascosto, si dona a noi. Anche di fronte alla tragedia che ci ha colpito quest'anno possiamo riconoscere la sua presenza, il suo spirito, la sua verità: lui non si è dimenticato di noi, non vuole castigarci, il suo amore è invincibile e nessuno può impedirlo. Dio si consegna a noi, invita a diventare un unico popolo, a sentirci tutti fratelli. E questa è la nostra missione".


L'Arcivescovo ha inoltre colto l'occasione per esprimere la sua amicizia e vicinanza al parroco di Carenno don Angelo Riva, toccato nei suoi affetti dalla "violenza" della pandemia, ringraziando poi la piccola comunità ai piedi del Pertus - ancora incorniciata dalla neve - per la calorosa accoglienza riservatagli quest'oggi, alla sua terza presenza ufficiale in paese. Da parte sua, Monsignor Davide Pelucchi gli ha riconosciuto tre particolari "qualità", altrettanti segni di uno stile "sempre affabile e autentico": quella di difendere in ogni occasione la dignità dell'uomo, quella di insegnare ai fedeli a non adorare gli idoli moderni, e quella di essere un vero esempio di "sposo di Cristo", di un sacerdote che ama le sue comunità e le accompagna con passione e dedizione.
La celebrazione, alla quale sono intervenuti anche gli Alpini e il sindaco Luca Pigazzini, si è conclusa con un applauso carico di affetto e gratitudine per l'ospite di giornata.
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