
Dario Giuseppe Ronchetti
Un educatore a tutto tondo. Un insegnante apprezzato dagli studenti e così amante della sua professione da spendersi non solo in cattedra ma anche nelle retrovie quando bisognava organizzare e pianificare le attività, ben voluto da tutte le figure che popolano quel mini-mondo chiamato scuola.
Si è spento nelle scorse ore, a 69 anni, il professor Dario Giuseppe Ronchetti, volto storico del Rota di Calolzio. Lui c'era ancor prima che l'Istituto conquistasse l'autonomia: ne ha seguita dunque tutta l'evoluzione, da sede distaccata a plesso con una propria struttura, quale membro del corpo docenti ma anche quale rappresentante in seno al consiglio d'istituto. Fino al raggiungimento, quattro anni fa, della meritata pensione, insegnava la materia d'indirizzo del corso professionalizzante CAT.
"Era una persona squisita, fantastica direi" sostiene quest'oggi, il vicepreside Daniele Oliverio. "Era una colonna portante del Rota, apprezzato da tutti andava anche oltre l'essere docente".
"Una persona molto corretta, cordiale e pronta ad aprire, anche quando c'erano ancora i suoi genitori, le porte di casa per una pizzata tutti insieme con gli amici del Centro Culturale" aggiunge il vicesindaco Aldo Valsecchi, sorpreso dalla notizia della scomparsa del conoscente, incontrato recentissimamente per strada scambiando due battute sugli acciacchi dell'età.
Dario Giuseppe Ronchetti lascia i fratelli Angela, Marco, Titti e Giorgio.
I funerali si terranno mercoledì 24 febbraio alle 15 nella Chiesa parrocchiale di Foppenico, rione dove ha sempre vissuto.
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