
Matteo Colombo
Dalla laurea in Economia alla telecamera: Matteo Colombo, civatese ma nato a Lecco, a soli 23 anni lascia gli studi (momentaneamente) nel cassetto per tentare il grande salto e fare della sua più grande passione – quella per i video - la sua vita. Alla fine dello scorso anno il giovane videomaker si era già aggiudicato – insieme ad altri due partecipanti - il primo premio del concorso «Lombardia 2030. La Lombardia che vorrei» indetto dalla Regione anche in relazione alla pandemia. L’iniziativa era stata promossa dall’assessore allo Sport e Giovani Martina Cambiaghi e dedicata a filmmaker under 34: «Il concorso è stato indetto in autunno, verso il mese di ottobre e avevamo un mesetto per presentare un video secondo le richieste: io ho ripreso il Resegone, il Lago di Como, Lecco e tutti i luoghi a cui sono legato e in cui sono cresciuto». Matteo aveva dunque sbaragliato la concorrenza con un video di tre minuti girato nelle nostre zone e ottenuto un riconoscimento in denaro e la pubblicazione sui canali social e di informazione del Pirellone.
Le immagini in movimento del resto sono una sua passione da sempre, da quando, da bambino girava con la telecamera insieme a suo fratello: «Ho aperto la partita IVA in gennaio – racconta - e non ho ancora uno studio. Chiaramente al momento sono un po’ fermo per la pandemia ma sono già partito alla grande e ho un sacco di progetti, tutti da sviluppare e pensare ancora, dato il periodo. Comunque sono sempre al lavoro».
Al di là dei giochi di bambino, la sua non è una passione familiare, ma un sogno tutto personale, nato quando era piccolo e che ha conosciuto solo una breve interruzione durante i primi anni delle superiori: «Poi ho visto un mio amico, che aveva una telecamera un po’ più seria di quella casalinga a cui ero abituato io e mi sono appassionato così tanto facendo i video con lui che l’ho chiesta anche io in regalo ai miei genitori per Natale. E da lì è stato tutto un crescendo, ho seguito la mia passione».
Tra l’altro in fatto di video Matteo è assolutamente autodidatta e ad usare la telecamera ha imparato sul campo, nel tempo che gli lasciavano libero gli studi di ragioneria prima e di Economia poi. «Dopo il diploma, non me la sono sentita di provare subito, avevo solo 18 anni. Una volta presa la laurea però mi sono detto che era arrivato il momento di provare davvero. Il mio sogno è quello di lavorare per le aziende di produzione, per le fattorie, i ristoranti che hanno sempre bisogno di questo tipo di prodotti, oppure – quando si potrà – i matrimoni». Intanto già da diversi anni Matteo collabora con diversi artisti ai loro video musicali: nel suo bagaglio di esperienze ha già una collaborazione per Nek («La storia del mondo»), e ha lavorato per Federico Baroni (ex-Amici) e altri artisti, tra i quali i rapper Batti di Lecco e Anto Paga di Como. Qualche mese fa, ha ottenuto anche il brevetto Enac per le operazioni critiche (Ente nazionale Aviazione civile, che è l’ente che regolamenta lo spazio aereo) per poter lavorare con i droni.
E quando non filma? «Amo moltissimo andare in bici, camminare, andare al lago, in Grigna o sul Resegone». Matteo ha da poco aperto il suo sito internet, dove è possibile vedere i suoi lavori e trovare i suoi contatti.
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