Scritto Mercoledì 21 aprile 2021 alle 10:53
Galbiate: con il M5S una petizione contro l'alienazione di Villa Serena
Una petizione online per scongiurare la privatizzazione di Villa Serena: è quanto annunciato nel pomeriggio di ieri in conferenza stampa dal MoVimento 5 Stelle in riferimento alla nota RSA, attualmente partecipata da 20 Comuni del territorio con quello di Galbiate in qualità di socio di maggioranza.
"Vogliamo ribadire la nostra contrarietà alla privatizzazione" ha dichiarato Mauro Meroni, ex consigliere comunale del gruppo pentastellato che occupava i banchi della minoranza prima della "caduta" della Giunta Montanelli. "Noi siamo sempre stati sfavorevoli all'alienazione di Villa Serena. Negli ultimi anni abbiamo fatto tutto il possibile per evitare la vendita: mozioni, interrogazioni, flash mob e la richiesta che venisse indetto anche un referendum consultivo allo scopo di innescare un dibattito serio e costruttivo sulla questione" ha aggiunto sottolineando come nel 2020, in piena emergenza sanitaria, i lavoratori delle RSA si fossero rivolti a loro chiedendo supporto. "Riteniamo, inoltre, che un'eventuale vendita debba essere effettuata da una nuova Amministrazione, che si dovrà dunque prendere la responsabilità politica della scelta. Villa Serena non ha debiti e ha sempre chiuso con bilanci in attivo. La Legge Madia, recentemente riformata, non obbliga all'alienazione delle società partecipate, soprattutto se chiudono in positivo, come in questo caso".
Presente all’incontro di ieri anche il consigliere regionale Raffaele Erba, che ha ribadito la propria posizione già espressa in altre circostanze: "Non posso esimermi dal ringraziare il gruppo di Galbiate che è sempre stato molto attivo grazie al lavoro svolto negli ultimi anni con la massima dedizione e impegno sul territorio. Questa battaglia mi ha coinvolto perché non esistono validi motivi per cedere Villa Serena. È uno dei gioielli del paese e va preservato con tutte le nostre forze. Ci appelliamo, insieme ad altre parti politiche del territorio, affinché la scelta venga lasciata alla futura maggioranza. Questo perché ci sono stati diversi cambi di indirizzi e, al tempo stesso, di obblighi e vincoli per quanto concerne la cessione, appunto venuti meno. È importante farlo presente: lo scenario è mutato e non può che essere preso in considerazione".
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