
Dante De Capitani
Controsensi e paradossi in tempo di emergenza sanitaria: a portare un esempio concreto è il sindaco di Pescate
Dante De Capitani, che in vista del prossimo anno scolastico ha iniziato una nuova "battaglia" per dire
no alle "classi pollaio", "fuori da ogni logica pandemica e da ogni regola di distanziamento sociale", oltre che in evidente contraddizione, appunto, con le norme che impongono la limitazione della
capienza degli autobus al 50% e le continue
sanificazioni degli spazi negli istituti. Il problema, naturalmente, lo riguarda da vicino, se è vero che la
futura prima media di Pescate dovrebbe risultare composta da
27 alunni.
"Purtroppo cambiano i governi, ma sulla Scuola le attenzioni continuano ad essere sempre poche" commenta il primo cittadino, spiegando come, a suo parere, in questo periodo pandemico si sarebbero dovute concedere "deroghe per fare classi con al massimo 20 studenti", tanto più dopo che la scorsa estate molti sindaci e dirigenti hanno "passato l'estate con il metro in mano per garantire nelle aule il corretto distanziamento".
"Eppure vedo che la situazione è addirittura peggiorata perché si è arrivati alla soglia di 27 alunni (da un massimo di 24), impossibili da collocare e "separare" correttamente" ha aggiunto De Capitani, raccontando di essere passato ancora una volta dalle parole ai fatti. "Ieri mattina ho scritto una
lettera ai dirigenti scolastici provinciali e regionali, nonché al Ministro della Pubblica Istruzione e ai parlamentari del territorio, per chiedere una deroga al decreto sulla composizione delle classi che vada a ridurre a 20 il numero dei ragazzi per aula, nel prossimo anno scolastico. Spero che ci sia attenzione su questo argomento da parte di tutte le forze politiche, perché è inutile pretendere autobus al 50% della capienza per il trasporto, disinfezioni, sanificazioni e lezioni in presenza, se poi dobbiamo ammassare gli alunni nelle aule. Servono interventi mirati e investimenti di personale che permettano sdoppiamenti di classi e ambienti senza affollamento, altrimenti sarà tutto vano. Settembre è ormai dietro l'angolo e Governo e Istituzioni devono provvedere adesso a garantire sicurezza, salute e ambienti salubri e confortevoli per alunni e personale".
"Per quanto riguarda Pescate - ha concluso il sindaco - non permetterò la formazione di "classi pollaio" in emergenza sanitaria. Ho già scritto al dirigente provinciale che noi siamo pronti a fare i lavori per consentire, come già lo scorso anno, la creazione di due sezioni di prima media. Ma se l'Ufficio scolastico non dovesse istituirle, allora lo farò io per motivi sanitari, prendendomi tutte le responsabilità del caso come ho sempre fatto".
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