
Il sindaco Angelo Isella
Nella seduta di ieri, 29 aprile, è stato presentato al
consiglio comunale di Civate il
bilancio di previsione del 2021.
Sulla parte corrente,
il sindaco Angelo Isella ha ammesso una cerca fatica. “Adesso sugli investimenti ci sono una marea di finanziamenti, ma la parte corrente soffre in tutti i comuni. A Civate soffriamo per il Covid che ha aumentato le richieste sul sociale e ha comportato al contempo minori entrate. Questo mette il bilancio in sofferenza. Rispetto all’assestato dell’anno scorso siamo su livelli simili, ma abbiamo dovuto tagliare 80mila euro rispetto alle richieste avanzate dai vari assessorati”.
I 279mila euro di trasferimenti dello Stato non bastano: “Fino al 2011 entravano quasi 900mila euro. Se ce li avessi ora, farei i salti di gioia” sostiene il sindaco. “Il Governo e l’Europa stanno finanziando gli investimenti e le opere, ma se non si finanzia anche la parte corrente non riesci a fare: se devo fare il palazzo comunale nuovo e non ho l’ufficio che fa la progettazione, non riesco a fare l’investimento per l’opera. Da un punto di vista contabile ha senso dividere parte corrente e investimenti, ma nella vita reale è una cosa perversa”.
Le
spese correnti sono così ripartire tra le varie missioni dell’amministrazione: 746mila euro per i servizi generali, 378mila per territorio e ambiente, 251mila per l’istruzione, 233mila per il sociale, 26mila per politiche giovanili e sport, 68mila per la cultura, 81mila per la Polizia Locale e 197mila euro per la manutenzione ordinaria delle strade e della segnaletica. “Le spese per i servizi alla persona sono circa il 30% del totale. Mi aspetto che il decreto sostegno ci aiuti, ma se come l’anno scorso ce li danno a novembre poi non sappiamo come spenderli” commenta Isella.
Sul fronte degli , il totale ammonta a 643mila euro, di cui 15mila sono da usare per le spese correnti riguardanti le strade. Quindi sul conto c
investimentiapitale vengono messi 628mila euro. Di questi, 574mila vengono da terzi, come finanziamenti o lasciti, mentre 54mila euro sono fondi propri del Comune di Civate. Nello specifico 182mila euro provengono da un’eredità, 30mila euro sono di oneri di, 100mila euro dal Ministero per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, l’abbattimento delle barriere e l’efficientamento energetico, 60mila dalla Regione per investimenti, 103mila euro dall’assicurazione per la grandine. Altri 24mila provengono dal
Fondo della Comunità di Civate: una cittadina anonima ha fatto una donazione alla Fondazione vincolata all’installazione dell’aria condizionata alla scuola infanzia, la Fondazione ha raddoppiato la cifra e ha girato i soldi al Comune, proprietario dell’edificio. Queste sono le entrate certe, poi ci sono due richieste di finanziamento in corso: 30mila euro per il bando regionale per i parchi giochi inclusivi, 75mila euro dalla Comunità Montana per i lavori al secondo lotto di Via Prepicata. 12mila euro sono stati ottenuti dal GAL per spese informatiche e altrettanti sono stati donati al Comune da una cittadina, da destinare alla Protezione Civile come ringraziamento per l’attività svolta.
Per quanto riguarda le
spese? I 100mila euro ministeriali verranno utilizzati per strade e marciapiedi, i 60mila della Regione per concludere il tratto di marciapiede dalla curva del cepett al ponte di Isella. Con il finanziamento del GAL tutti i dipendenti verranno dotati di computer portatile, verrà portato il wifi nel municipio e verranno acquistati software. 20mila euro andranno agli arredi della biblioteca, dove verrà apposta una targa per Ugo Mazzoleni, il cittadino che ha lasciato l’eredità al Comune. 15mila euro per la strada che porta sul retro delle scuole come da richiesta dei Vigili del Fuoco, 10mila euro a testa insieme a Suello per sistemare parte della pista ciclabile. 20mila euro del Comune verranno aggiunti al finanziamento su via Prepicata, mentre 60mila euro verranno spesi per la progettazione esecutiva del nuovo palazzo comunale. Altri 12mila per la manutenzione degli appartamenti comunali in via dei mulini appartamenti comunali.
“Ringrazio la ragioneria ma anche tutti uffici, stanno facendo sforzi incredibili per realizzare le cose che si stanno facendo, perché la burocrazia è tanta” conclude il primo cittadino.
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