
Ivan Memè
Un atto d'accusa duro, quello presentato tramite un'interrogazione in consiglio comunale da parte del gruppo di minoranza Malgrate Più. Secondo i due consiglieri proponenti, Roberto Mulargia e Ivan Memè, infatti, l'amministrazione comunale trascurerebbe le manutenzioni con una conseguente situazione di degrado diffuso in paese.
"Il lungolago e altre zone di Malgrate versano in abbandono e trascuratezza" commenta Ivan Memè, presentando l'interrogazione rivolta al sindaco. "Non vi è alcuna cura del verde con erbacce che crescono ovunque, rifiuti abbandonati, la darsena è infestata da piantume e uno scafo affondato, l'ingresso del Parco Rio Torto da piazza V Alpini è inaccessibile. E' necessaria la pulizia dell'argine del lago e la potatura delle piante sul lato strada; gli scarichi non sono funzionanti, quando piove si formano pozze; la tettoia in piazza Garibaldi è rotta e scoperchiata; l'impianto di illuminazione in zona fontana e scala non è funzionante da tempo; i paletti con fascette sono stati messi 10 anni fa e oggi sono dimenticati; la strada su corso Italia presenta un solco dopo lavori posa fibra con rischi per bici e moto. Ai sottoscritti sono arrivate segnalazioni dei cittadini preoccupati. Tale situazione è stata più volte segnalata, il degrado rischia di compromettere immagine di Malgrate oltre a comportare un rischio per le casse del comune in caso di incidenti".
I consiglieri di Malgrate Più chiedono dunque all'amministrazione se è a conoscenza delle situazioni presentate dal gruppo, se intende procedere con il restauro dei danni nonchè a porre in essere un servizio di manutenzione costante e di potature delle piante per rendere presentabile il lungolago per la prossima stagione. Chiesto inoltre alla Giunta se intende assegnare un servizio fisso anche durante estate per tenere la passeggiata in modo consono, se intende riparare il solco della posa della fibra e, se sì, con quali tempistiche, modalità e risorse.
La risposta arriva piccata dal sindaco Flavio Polano. "Né il lungolago né altre parti sono in abbandono e trascuratezza come descritto. Poi bisogna distinguere la manutenzione dall'abbandono dei rifiuti derivante dall'inciviltà di alcuni cittadini. Nel merito delle domande poste, è anomalo chiedere se l'ente intende porre in essere un servizio di pulizia costante, da sempre è effettuato e garantito. L'ente non ha un operaio comunale né una figura che si occupa esclusivamente di manutenzioni, queste sono effettuate mediante incarichi a ditte esterne. Le risorse sono previste in bilancio o nelle variazioni per le esigenze necessarie. La pulizia lungolago è già garantita come servizio fisso e non solo durante estate. Nella bella stagione sarà implementata ma bisogna responsabilizzare i titolari delle attività commerciali affinché, nel rispetto del bene comune, contribuiscano all'ordine e alla pulizia dei rifiuti abbandonati dai clienti. A giorni inoltre arriveranno altri 15 cestini per raccolta rifiuti da posizionare sul lungolago, dotati di posacenere".
"La Darsena in viale Italia - prosegue Polano - non è in concessione al comune di Malgrate ma è di una società privata: è imminente approvazione dello schema di convenzione con l'impresa che opererà al recupero della darsena con una nuova funzione ricettiva, come da progetto approvato dall'Autorità di bacino, consistente nel rifacimento della pavimentazione del tratto di lungolago con sostituzione del parapetto. La rimozione scafo rientra nelle competenze dell'Autorità di bacino".
E ancora: "L'ingresso del Parco Rio Torto non è inaccessibile. La pulizia dell'argine del lago è un intervento previsto da Silea e già in programmazione da tempo. Non si ritiene che le essenze vegetali a dimora in piazza Garibaldi debbano essere potate perché i rami versano su lato strada, la monumentalità e il pregio sarebbero compromessi dalle potature. Per l'illuminazione lungolago è stato attivato un intervento di revisione generale già nel mese di dicembre, ad oggi è ben lumeggiato. Persistono criticità sui punti luce a pavimento, nel senso che i corpi illuminanti non sono più in produzione, quindi, bisogna valutare la sostituzione. Per quanto riguarda la posa della fibra, la problematica è già stata discussa e ci si chiede dove sia presente il solco: non esiste. Il solco preesistente è stato ripristinato come previsto dalla normativa nazionale e non permette l'incanalamento di bici e moto" conclude il sindaco.
"Dire che non siamo soddisfatti è riduttivo" replica Memè. "Ci auspichiamo di non dover ripresentare questa interrogazione per la terza volta. Detto ciò, prendiamo atto che la visione di quello che noi abbiamo documentato con tanto di foto non è riconosciuto dall'amministrazione come una problematica seria. Ringraziamo invece per gli interventi fatti su nostra segnalazione, chiediamo di essere più attenti alle evidenze sottolineate da noi" conclude.
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