Riprendono con la bella stagione i
campionamenti periodici delle
acque del Lago a cura di
ATS. Le prime verifiche, effettuate tra il 10 e l'11 maggio, hanno dato esiti quasi "sorprendenti", se è vero che le uniche due località indicate come
non idonee alla balneazione sono l'area della
Canottieri a Lecco e quella de
La Punta a Pescate, che negli ultimi anni il sindaco Dante De Capitani aveva eletto a nuovo "simbolo" del paese, quale zona in grado di attirare turisti e bagnanti: in entrambi i casi il problema risiede nella presenza di enterococchi oltre la norma (oltre che di escherichia coli alla Canottieri).
Nessuna criticità è stata invece riscontrata nelle altre spiagge prese in esame dall'alto Lario fino al Lago di Pusiano, mentre resta temporaneamente inaccessibile per motivi di sicurezza l'area della Malpensata a Lecco.
Una foto d'archivio del Lago di Lecco
"Data l’estrema variabilità del fenomeno della fioritura algale (cianobatteri) in relazione alle condizioni climatiche ed atmosferiche - sottolineano da ATS - si ribadisce che in presenza di acque torbide, schiume o mucillaggini, o con colorazioni anomale è sconsigliato immergersi".
L'Azienda Sanitaria ribadisce inoltre alcuni comportamenti da adottare a tutela della salute:
- evitare di ingerire acqua durante il contatto con acque di balneazione;
- fare la doccia appena usciti dall’acqua provvedendo ad asciugare completamente tutto il corpo, con particolare riguardo alla testa;
- sostituire il costume dopo il bagno.
Si sottolinea che il contatto con acque contaminate da cianobatteri potrebbe provocare diversi effetti tra i quali irritazione delle vie respiratorie e degli occhi (come riniti, asma, congiuntiviti, tosse) e/o disturbi gastrointestinali.
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