Un patrimonio non valorizzato, anzi impoverito dal mancato utilizzo, "per una questione non di soldi ma di volontà". È con queste parole che nel tardo pomeriggio di oggi, in piazza Kennedy, il gruppo civico Cambia Calolzio è tornato a puntare l'attenzione su uno dei temi già al centro della propria campagna elettorale, ovvero la necessità di intervenire quanto prima per tornare a "riempire" gli immobili comunali in stato di abbandono da più o meno anni, sei in totale e distribuiti in varie zone del paese: l'ex Distretto sanitario e l'ex Cinema Manzoni (con sala civica annessa) in centro, le vecchie scuole di Sala e di Rossino, nonchè l'ex Direzione Didattica e l'ex mensa al Pascolo che, lasciati vuoti, "rappresentano un danno invece che una risorsa".

"Ancora una volta chiediamo di valorizzare questi edifici con l'inserimento di nuovi servizi o con iniziative culturali e sociali, per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini" ha commentato Diego Colosimo, capogruppo di minoranza in Consiglio Comunale. "Nessuno di essi necessita di particolari interventi di sistemazione, ma in ogni caso i fondi ci sarebbero. In più occasioni abbiamo avanzato proposte per utilizzarli: questi immobili sono perfetti per iniziative di edilizia sociale, o in alternativa per eventi di vario tipo, qualora fossero affidati in auto-gestione alle associazioni del territorio grazie a un apposito regolamento che vorremmo portare in Commissione. La verità è che l'Amministrazione non ha alcun interesse ad affrontare questo tema, non ha la percezione del vero valore di questi beni, tanto che non abbiamo mai ricevuto nessun riscontro alle nostre proposte, neanche a quelle più semplici ed economiche, scontrandoci con un atteggiamento di totale e ingiusto menefreghismo".

Terzo da sinistra Diego Colosimo
Tra i "suggerimenti" di Cambia Calolzio figura anche quello per il recupero - almeno parziale - della ex scuola di Rossino, "un vero simbolo del rione". "Abbiamo chiesto di riaprire almeno il cortile per metterlo a disposizione delle famiglie con bambini, ma anche in questo caso senza ricevere nessuna risposta" ha proseguito Diego Colosimo. "Sappiamo che per questo immobile l'Amministrazione ha presentato in Regione un progetto di housing sociale: perchè non ha fatto qualcosa di simile anche per gli altri? E soprattutto, qualora non ottenesse il contributo richiesto, avrebbe comunque la volontà di investire per il suo recupero?".
L'ex Distretto sanitario in piazza Kennedy
Un discorso analogo è stato fatto, sempre da Cambia Calolzio, per l'ex asilo di Sala, "chiuso senza un perchè progettando un'altra struttura e dimenticando completamente quella vecchia". "Andrebbe mantenuta in vita e valorizzata" ha sostenuto Giuliano Barachetti, riallacciandosi al discorso del capogruppo, che ha poi aggiunto: "Ci sono logiche, tipiche della destra, che davvero non comprendiamo. Grazie a questi edifici sarebbe possibile dare risposte concrete sul fronte dei servizi, anche e soprattutto a beneficio delle fasce più fragili della comunità di cui questa Amministrazione non parla mai. A Sala, per esempio, manca da anni un ambulatorio medico, perchè non realizzarlo nella ex scuola? E perchè non affidare gli altri alle associazioni, in uno spirito di partecipazione attiva?".

"Evidentemente - ha concluso Diego Colosimo - è una strada che non si vuole percorrere, senza altre scuse. Questi edifici vanno riutilizzati, "rianimati" adesso: se si perde ulteriore tempo, allora sì che potrebbero diventare un problema, anche in termini economici. Chiediamo pubblicamente un cambio di passo, per ridare vitalità a questi sei immobili e, di conseguenza, ai loro quartieri di riferimento".
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