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Scritto Martedì 17 febbraio 2015 alle 17:59

Cremeno: violenta lite in un pub nel 2009, i testi della difesa ''assolvono'' l'imputato

Non ci sarebbe stata alcuna discussione: la parte civile, all'improvviso e per ragioni sconosciute, avrebbe colpito con un pugno in pieno volto l'imputato. Questa la tesi che hanno sostenuto, uno dopo l'altro, i testimoni sfilati stamani in tribunale a Lecco davanti al giudice Gian Marco De Vincenzi, nel processo penale relativo ad una lite avvenuta nel marzo 2009 in un disco-pub di Cremeno.
Imputato con l'accusa di lesioni personali aggravate, secondo gli articoli 582-583 del codice penale, è Cristian F., presente stamani in aula e difeso di fiducia dall'avvocato Dino Artusi di Lecco. Si è invece costituito parte civile Michele A., che la scorsa udienza aveva reso dichiarazioni davanti al giudice, assistito dall'avvocato Marilena Guglielmana.
L'istruttoria dibattimentale ha sinora fatto emergere due versioni totalmente opposte rispetto ai fatti che sarebbero avvenuti quasi sei anni fa nel locale valsassinese. Se la parte civile sostiene di essere stato colpito con un pugno dall'imputato, rimediando dieci giorni di prognosi e impiegando diverse settimane nella riabilitazione, respinge ogni accusa Cristian F., imputato nel procedimento odierno. A sostenere la sua tesi difensiva sono state le testimonianze dei quattro amici - tre ragazze e un giovane - che stamani hanno deposto davanti al giudice De Vincenzi, al pubblico ministero d'udienza Giuseppe Pellegrino e ai legali della difesa e di parte civile. Secondo quanto emerso a seguito dei loro racconti, l'imputato quella sera non avrebbe in alcun modo provocato la parte civile che, all'improvviso gli avrebbe sferrato un pugno in pieno volto, facendolo cadere a terra e causandogli la rottura di almeno un dente. Secondo quanto hanno riferito gli amici, imputato e presunta vittima non si conoscevano nemmeno quando sono accaduti i fatti. Tutti hanno concordato nel sostenere che l'aggressione si è verificata intorno alle tre di notte, quando la compagnia del giovane a processo si apprestava a lasciare il locale; nei pressi del bancone e inaspettatamente uno di loro, ovvero l'imputato, sarebbe stato però colpito da uno sconosciuto senza un'apparente motivazione. L'avvocato di parte civile Marilena Gugliemana ha ''interrogato'' i testi, rilevando delle imprecisioni nelle dichiarazioni rese quest'oggi, rispetto alle versioni fornite all'epoca dei fatti alle forze dell'ordine e nell'altro processo, che vede imputato l'attuale parte civile. Dalla medesima vicenda sono infatti scaturiti due procedimenti penali distinti che vedono alternarsi Cristian F. e Michele A. nel ruolo di aggressore e vittima.
Tornando al processo odierno, al termine della deposizione dei testi della difesa, il giudice De Vincenzi ha aggiornato l'udienza al prossimo 3 giugno per completare l'istruttoria e arrivare alle conclusioni.
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G.C.
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