Si è "vestito" di rosso nel pomeriggio odierno lo Spazio OtoLab, nel rione di Rancio, in onore della CGIL di Lecco, che ha festeggiato con l'intera Città i suoi "primi 120 anni" di storia, di servizio e di militanza tra la gente e tra i lavoratori, per tutelare i diritti e dare risposte ai bisogni di tutti, specie dei più deboli.
Le celebrazioni - a cui avrebbe dovuto partecipare anche il segretario generale Maurizio Landini, rimasto "bloccato" altrove e sostituito dalla sua vice Gianna Fracassi - sono state l'occasione per presentare per la prima volta al pubblico il documentario realizzato per ripercorrere la storia dell'organizzazione intitolata a Pio Galli, che ha superato due guerre e la dittatura fascista, e che tuttora è profondamente radicata nel territorio.
Marco Brigatti
Tante le autorità presenti, con l'evento introdotto da Marco Brigatti della segreteria lecchese ed entrato poi nel vivo con una doppia intervista alle delegate sindacali Lucia Codurelli e Madava Gentili, conclusa da Alessandro Pagano della CGIL Lombardia.
Il Prefetto Castrese De Rosa
"Questa Camera del Lavoro - ha esordito il Prefetto Castrese De Rosa, aprendo la "sfilata" di interventi istituzionali - è una forza importante su cui puntare: si inserisce perfettamente in quel "modello Lecco" che, come amo ripetere, sarebbe da esportare ovunque per la sua evidente capacità di stringere sinergie e creare occasioni di confronto. Ne è un esempio il Patto territoriale per il lavoro sottoscritto poche settimane fa, in cui i sindacati hanno svolto un ruolo fondamentale per aiutare chi fa più fatica. Questi sono solo "i primi 120 anni" di una storia che avrà sicuramente un grande futuro. Io posso dirvi che il Prefetto sarà sempre dalla vostra parte, dalla parte dei lavoratori".
Claudio Usuelli
"Negli ultimi mesi abbiamo assistito a situazioni di povertà drammatiche, di una portata devastante per molte famiglie, con i genitori spesso in difficoltà nel portare il pane in tavola ai propri figli" ha proseguito il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli. "In molti casi, con il dialogo con le parti coinvolte, abbiamo trovato una soluzione, uscendone tutti vincitori. Se c'è il sindacato ci sono le aziende, e in questi anni di mandato ho avuto modo di constatare l'interesse di operare insieme per il benessere del territorio. Anche io, dunque, mi unisco agli auguri alla CGIL per questo importante traguardo".
Mauro Gattinoni
Concetti, questi, poi ripresi anche dal primo cittadino di Lecco Mauro Gattinoni: "Voglio ringraziare la Camera per due aspetti: l'attivismo e la testimonianza, ovvero la dimostrazione concreta del valore del lavoro, della democrazia e dei diritti civili, tanto dei singoli quanto delle famiglie, perchè portare avanti questi ideali significa fare una battaglia per l'intera comunità. Da ex rappresentante di API, personalmente sono stato a lungo "dall'altro lato", eppure devo riconoscere che la CGIL è sempre stata un interlocutore di parte e di parola, garanzia di reputazione e di affidabilità, in grado di mantenere un alto livello di trattativa sull'esempio di Pio Galli. Il nostro compito, ora, è quello di capire come sostenere il Welfare di fronte alle sfide del presente: come Amministrazione abbiamo già realizzato alcuni interventi come l'ampliamento dei posti negli asili nido e la gratuità dei trasporti per gli "under 19", ma naturalmente è necessario il contributo di tutti".

Giancarla Riva Pessina
Presenti alle celebrazioni anche Giancarla Riva Pessina - una degli ultimi testimoni degli scioperi del 7 marzo 1944, a cui la CGIL ha voluto consegnare un omaggio floreale per il suo costante impegno nel trasmettere i valori di democrazia e solidarietà - nonchè i rappresentanti di diverse associazioni territoriali e i "compagni" di CISL e UIL.
Il sindaco Gattinoni consegna una targa di omaggio per la CGIL a Diego Riva
Ad introdurre il documentario intitolato proprio "I nostri primi 120 anni" è stato, invece, un emozionato segretario generale della CGIL Diego Riva, affiancato dallo storico
Angelo De Battista, che ha contribuito alla sua realizzazione, con l'obiettivo di raccontare anni di lotte, scioperi e conquiste, per voce dei protagonisti di una lunga storia che hanno contribuito a scrivere anche il già citato Pio Galli e Giuseppe Di Vittorio, che proprio a Lecco, il 3 novembre 1957, pronunciò il suo ultimo discorso ai delegati della CGIL (
QUI un suo ricordo, nelle parole del valmadrerese Giorgio Isacchi).
Diego Riva
"Abbiamo raccolto tantissime testimonianze, non elencando tutti gli avvenimenti ma cercando di offrire una rappresentazione fedele della nostra esperienza per fare in modo che questo cortometraggio possa avere un'ampia visione, per esempio nelle scuole, perchè è nostro dovere investire nella formazione e nella memoria" ha dichiarato Diego Riva. "Stiamo parlando di oltre un secolo di militanza, di duro impegno e passione, sulla base di valori che anche oggi ci vedono in prima linea contro le campagne di odio, schiavismo e sfruttamento. Dobbiamo alzare la voce e reagire per una cultura della diversità, per un mondo migliore, mantenendo saldi gli ideali del lavoro e della confederalità. Viviamo in un periodo di grandi trasformazioni sociali, in cui il rischio della solitudine di molte persone deboli si affianca alla fatica dei più giovani. La pandemia, poi, ha esasperato le fragilità: ora ci troviamo a un punto di svolta, che può essere anche una grande opportunità; la transizione è avviata e indietro non si torna, ma tutto dipenderà da noi. Dovremo evitare che a prevalere siano le vecchie logiche determinate dal privato, la tutela dei diritti deve essere al primo posto e la sostenibilità deve far parte del nostro agire quotidiano, per contrastare le nuove marginalità sociali, l'aumento della povertà e le disuguaglianze".

"In tutto ciò dovremo ricordarci di percorrere sempre la via del sindacato di strada, dell'economia civile" ha concluso il segretario generale, ringraziando tutti i presenti con un pensiero speciale per il "compagno" Guglielmo Epifani scomparso nel giugno scorso, "un uomo che ha lottato per la giustizia e il bene comune, per gli ideali collettivi". "Abbiamo appena firmato un Patto territoriale per il lavoro condiviso da tutti, dando concretezza a una volontà di coesione sociale. Ora dobbiamo continuare su questa strada, perchè questi 120 anni sono solo l'inizio".
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