Tappa a Olginate nel pomeriggio di oggi per il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, ancora impegnato nel suo "tour" sul territorio provinciale per la consegna delle 41 Medaglie d'Onore concesse con Decreto del Presidente della Repubblica in occasione del 2 giugno alla memoria di altrettanti cittadini, militari e civili, deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra.
Il sindaco Marco Passoni, il Prefetto Castrese De Rosa, il Cavalier Mario Nasatti
Accolto in Municipio dal sindaco Marco Passoni e dalla vice Marina Calegari, Sua Eccellenza ha avuto modo di incontrare i famigliari di Luigi Bonacina, classe 1923, la cui storia è stata riportata alla luce - insieme a quella di tanti altri reduci - grazie al paziente lavoro di ricostruzione a cura del Cavalier Mario Nasatti, che anche quest'anno si è prodigato per "scavare" a fondo nei Fogli Matricolari dell'Archivio di Stato di Como e contribuire alle ricerche dei documenti utili alla domanda di concessione dell'importante riconoscimento.
Luigi Bonacina
Chiamato alle armi l'8 gennaio 1943 nel 5° Reggimento Alpini Battaglione "Morbegno", Luigi Bonacina fu catturato dai tedeschi a San Candido (BZ) il 9 settembre dello stesso anno, finendo per essere internato in territorio germanico nel Campo prigionieri di guerra M. Stammlager III C. Liberato alla fine del conflitto dopo quasi 25 mesi di grandi sofferenze, fu rimpatriato il 1° ottobre 1945. Una volta tornato a casa, ha lavorato per una vita intera come tipografo nell'azienda di famiglia, un mestiere "tramandato" anche ai figli Vanni e Noemi che quest'oggi hanno ricevuto la Medaglia d'Onore in suo ricordo.
Al centro Vanni e Noemi Bonacina
"Non ha mai parlato molto delle sue vicissitudini, in lui ha prevalso la voglia di dimenticare" hanno raccontato questi ultimi in risposta a una specifica domanda del Prefetto Castrese De Rosa, che ha sottolineato come la consegna dell'onorificenza voglia essere innanzitutto un monito a fare memoria del passato, anche e soprattutto con le giovani generazioni.
A questo proposito, il sindaco
Marco Passoni ha fatto accenno a un interessante progetto - purtroppo bloccato sul nascere dalla pandemia, che non ha consentito di lavorare come previsto con gli alunni delle scuole - per il posizionamento in paese di alcune
pietre d'inciampo in ricordo degli olginatesi deportati durante la guerra. "A questo punto ce ne sarà sicuramente anche una per Luigi, con la speranza di poter presto riprendere le fila dell'iniziativa" ha commentato il primo cittadino, ringraziando i famigliari di Bonacina per la preziosa testimonianza della sua esperienza e il Prefetto per il suo intervento.
Prefetto che, prima di raggiungere Vercurago per un'analoga cerimonia, si è intrattenuto brevemente in Municipio per una visita agli uffici comunali, sfruttando così l'occasione "per conoscere da vicino un'altra realtà di questo bellissimo territorio".
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