Marco Pedretti
Di questo e altri dati si è parlato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’amministratore delegato del Caaf-Cgil lombardo Marco Pedretti, il responsabile del Caaf lecchese Massimo Cannella e appunto il segretario Riva. E’ stata l’occasione per fare un bilancio della cosiddetta “campagna fiscale”, vale a dire delle dichiarazioni dei redditi presentati dai cittadini proprio attraverso i centri di assistenza fiscale (Acli, Cisl e Cgil fanno la parte del leone) e per la quasi totalità si parla di “modelli 730”: circa 110mila complessivi nella provincia lecchese attraverso 54 sportelli, dei quali 27mila quelli elaborati dalla Cgil nei suoi 17 centri territoriali. E altro numero significativo, su una popolazione provinciale complessiva di 340mila lecchesi (compresi anche gli infanti) sono circa 120 mila i cittadini iscritti alle varie organizzazioni che forniscono servizi non solo fiscali, «uno su tre – il commento – e per quanto ci riguarda, 44mila sono iscritti alla Cgil, uno su sei». A testimoniare la presenza di una forte richiesta di assistenza.Massimo Cannella
A pesare anche le richieste di rimborso per i vari interventi di ristrutturazione edilizia, risparmio energetico e per i mutui per la prima casa, tutte pratiche complicate che richiedono di allegare una documentazione articolata. Anche su questo fronte, la presentazione delle dichirazioni dei redditi offre alcune chiavi di lettura: «Per esempio – dice Cannella – che il sistema dei rimborsi da parte dello Stato ai cittadini sta funzionando, considerato che l’80% dei contribuenti che si è rivolto ai nostri sportelli è in credito».Diego Riva
Si tratta di indicatori utili per definire le politiche che dovranno essere affrontate nei prossimi mesi sull’utilizzo del cosiddetto Pnrr (il piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione europea) ma anche di tassazione: «Siamo contrari alla flat tax – ha sintetizzato Riva – perché è un’altra maniera di sgravare i redditi più alti e pesare su quelli più bassi che già ci dicono come le persone continuano a essere più povere».