“Chi a Lecco non conosce il Piedibus?”. Nel formulare questo quesito, chiaramente retorico, Renata Zuffi, assessore all’ambiente, ha sorriso. Intorno a lei, il vociare gioioso dei circa 150 bambini giunti al Cenacolo Francescano per festeggiare i vent’anni del servizio direttamente legato alle scuole cittadine creava un’atmosfera di felicità avvolgente.
Renata Zuffi e Veronica Nessi
“Quando è nato, questo progetto era un esperimento unico in Italia. Con il tempo, tuttavia, si è consolidato ed è cresciuto molto. Ringrazio i volontari della cooperativa Eco 86 e di Legambiente” ha aggiunto l’assessore. “Con loro, infatti, i bambini possono camminare in sicurezza assieme ai propri amici lungo le vie della città. In parallelo, ovviamente, si riduce il numero di auto private in circolazione e con esse le emissioni di CO2”.
La gestione dei volontari del Piedibus, circa 230, l’anno scorso è passata dalla cooperativa Eco 86 a Legambiente. “Il progetto fu avviato nel 2003 dalla scuola primaria di Maggianico. Nel 2005 tutte le elementari della città avevano una linea. Oggi siamo arrivati a 21, con 10 scuole primarie coinvolte, comprese tutte quelle pubbliche. Gli alunni iscritti al servizio sono circa 450. I numeri si mantengono alti” ci ha raccontato Veronica Nessi, coordinatrice del progetto Piedibus per Legambiente.
Terminato il pomeriggio di gioco, i volontari hanno accompagnato le famiglie all’interno del teatro. Lì, dopo il saluto della stessa Nessi, hanno preso la parola
Augusto Piazza ed
Elide Raboni, i due "inventori" del Piedibus. “Ce ne siamo imbattuti in Danimarca e lì abbiamo deciso di portare quest’iniziativa anche a Lecco. Dopo più di dieci anni eravamo il Piedibus più grande di Europa. Auguro a tutti voi di proseguire questa bellissima esperienza” ha sottolineato Piazza.
È stato infine proiettato un video teso a celebrare i vent’anni di questo fondamentale servizio.
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