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Scritto Giovedì 02 luglio 2015 alle 17:21

Poste, botta e risposta tra Nava, Bruno Crippa e Ugo Panzeri

I consiglieri provinciali Bruno Crippa e Ugo Panzeri hanno espresso, a seguito di un incontro promosso a Villa Locatelli coi sindaci dei comuni interessati dalla razionalizzazione degli uffici postali, "contrarietà e insoddisfazione" per gli esiti dell'incontro tra gli esponenti del Tavolo regionale e l'azienda, da cui è emersa la decisione di mantenere attivi gli sportelli di Verderio e Missaglia.
In primis per non essere stati coinvolti, e in secondo luogo perchè non si è tenuto conto di alcuni criteri condivisi nella controproposta elaborata da Regione Lombardia.
Un atteggiamento, quello dei due consiglieri, non gradito da Daniele Nava che non ha fatto attendere un suo commento.

Questo il comunicato provinciale:

RAZIONALIZZAZIONE UFFICI POSTALI: CONTRARIETA’ E INSODDISFAZIONE PER L’ESITO DEL TAVOLO REGIONALE
Nel pomeriggio di ieri a Villa Locatelli si è svolto un incontro promosso dalla Provincia di Lecco con i Sindaci dei Comuni interessati dal piano di razionalizzazione di Poste Italiane, che prevedeva la chiusura di alcuni uffici postali (Lecco, Brivio, Missaglia, Galbiate, Calolziocorte, Verderio) e la riduzione di giorni e orari di apertura di altri (Carenno, Colle Brianza, Ello, Margno, Monte Marenzo, Pagnona, Primaluna, Santa Maria Hoè, Taceno).
I Consiglieri provinciali Bruno Crippa e Ugo Panzeri hanno illustrato l’esito degli incontri tra il Tavolo regionale e Poste Italiane, da cui è scaturita la decisione di mantenere attivi gli sportelli postali di Verderio e Missaglia/Maresso, mentre sul fronte delle riduzioni di giorni e orari la situazione è rimasta immutata.
Nel corso dell’incontro i presenti hanno condiviso pienamente l’Ordine del giorno approvato lo scorso venerdì 26 giugno dal Consiglio direttivo di Anci Lombardia, in cui si chiede a Poste Italiane una nuova valutazione volta a stralciare dalla proposta di chiusura alcune ulteriori realtà che presentano particolari criticità e a Regione Lombardia il mantenimento del Tavolo di confronto finalizzato alla valutazione degli impatti del Piano di razionalizzazione di Poste Italiane, di altre criticità e dei disservizi causati.
“Gli Amministratori presenti – commentano i Consiglieri Crippa e Panzeri – hanno espresso la loro contrarietà e insoddisfazione per gli esiti del Tavolo regionale per una serie di ragioni: innanzitutto per aver appreso le decisioni emerse dall’incontro con Poste Italiane solo attraverso la stampa, mentre non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale ai Sindaci.
In secondo luogo per non essere stati più invitati al Tavolo regionale, dopo l’incontro del 12 maggio, senza alcun motivo o comunicazione, nonostante l’impegno a condividere la controproposta prima dell’incontro finale con Poste Italiane. Si è trattato di una mancanza ingiustificabile verso un Ente che ha partecipato ai vari incontri del Tavolo regionale in rappresentanza dei Comuni lecchesi. A questo punto ci riteniamo liberi di intraprendere con tutti i Sindaci del territorio ogni azione necessaria per tutelare un servizio pubblico per la comunità; innanzitutto venerdì 10 luglio convocheremo un incontro con i rappresentanti di tutti i Comuni, uno per area territoriale, per elaborare un Piano provinciale con una controproposta da sottoporre a Poste Italiane.
In terzo luogo perché nella controproposta a saldi invariati elaborata da Regione Lombardia in merito alle razionalizzazioni non si è tenuto conto dei seguenti criteri condivisi nel Tavolo regionale: apertura dell’ufficio postale nei giorni di mercato e/o apertura degli altri uffici pubblici; alternanza nei giorni di chiusura/apertura per Comuni vicini; rimodulazione nei periodi estivi/invernali nelle zone turistiche.
Inoltre perché la controproposta elaborata dai Comuni della Valsassina per ridurre l’impatto sulla popolazione, con alternanza delle aperture, non è stata nemmeno considerata, nonostante fosse a costo zero e senza ulteriori oneri per Poste Italiane.
Infine perché Poste Italiane non ha ancora fornito i dati economici più volte richiesti, relativi ai vari sportelli postali interessati dal piano di razionalizzazione, dati fondamentali per poter valutare eventuali controproposte.
Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito che, se le modifiche al piano di razionalizzazione avanzate da Poste Italiane non saranno condivise a livello territoriale, metteremo in atto azioni forti: siamo disponibili a ragionare e, come sempre, siamo aperti al dialogo, ma non siamo disposti ad accettare supinamente qualsiasi decisione imposta dall’alto, perché vogliamo tutelare un servizio pubblico, utilizzato da particolari categorie di cittadini e fasce di popolazione penalizzate oltremisura da questo piano di razionalizzazione”.

Questo il comunicato che esprime la posizione di Daniele Nava:

“Sono sorpreso e incredulo per le dichiarazioni dei consiglieri provinciali Bruno Crippa e Ugo Panzeri relativamente alla ridefinizione del piano di Poste Italiane per il territorio lecchese”. Così Daniele Nava - sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata di Regione Lombardia – commenta l’uscita dei due esponenti della Provincia di Lecco relativamente alla questione delle chiusure degli uffici postali.
“Sono sorpreso perché il fatto che non fossero presenti al tavolo regionale non è da attribuire a Regione Lombardia. Regione Lombardia ha come interlocutori le rappresentanze degli enti locali, quindi Unione Province Lombarde e ANCI Lombardia. Sta poi a queste realtà decidere chi partecipa ai tavoli. Non possiamo rispondere del fatto che UPL non abbia invitato i lecchesi”, spiega Nava.
Quanto al fatto di aver appreso dalla stampa l’esito delle trattative con Poste Italiane, “mi occorre rammentare che, non appena avuti gli esiti delle valutazioni dell’azienda, abbiamo dato immediata comunicazione ai nostri referenti vale a dire, ancora una volta, ANCI Lombardia e UPL – ribadisce Nava – Se i due organismi non hanno provveduto, a loro volta, a dare comunicazione agli enti che rappresentano non possiamo assumerci responsabilità. Quindi che Crippa e Panzeri si lamentino con chi di dovere”.
Da parte sua Regione Lombardia ha sottoposto tutte le istanze dei territori, non solo lecchesi, a Poste Italiane e sulla base di queste l’azienda ha preso le sue decisioni. “Occorre però ricordare che i margini di trattativa erano stretti: il Piano è stato redatto sulla base del Decreto Scajola e della delibera Agicom, quindi di due interventi del legislatore nazionale difficilmente aggirabili”, specifica il sottosegretario, che invita Crippa e Panzeri a rivolgersi a Roma.
Infine una considerazione sull’atteggiamento di Bruno Crippa, che è anche sindaco di Missaglia: “Il suo attacco risulta particolarmente strano perché il giorno in cui abbiamo ufficializzato l’elenco degli uffici salvati, tra cui Maresso di Missaglia, Crippa mi ha chiamato personalmente al telefono per ringraziarmi del lavoro fatto”.
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