Olginate: 106 anni fa i ''morti della luce'' in paese, 10 folgorati per l'alta tensione
Il 18 agosto per il paese di Olginate ricorre l’anniversario di un evento tragico, in cui 10 persone morirono e diverse rimasero ferite a causa di una scarica di corrente ad alta tensione. Sono passati 106 anni da quel tragico giorno, in cui la vita di tante famiglie fu segnata dal lutto per un evento terribile quando improvviso e inatteso.
La realizzazione in metallo è stata posizionata nel 2007, e nel 2011 alcuni volontari l’hanno nuovamente resa visibile a chi transita in quel punto per raggiungere il lungolago.
Nel libro storico “Olginate ieri e oggi”, l’evento viene ricordato accompagnato da una immagine in bianco e nero del 22 agosto 1909, quando furono celebrati i funerali delle 10 vittime e l’intero paese partecipò.
Questi i nomi delle 10 persone che rimasero folgorate, ricordate sul monumento a pochi passi dal lago:
Francesco Baldini, fabbro, 33 anni
Giovanni Bianchi, fabbro, 33 anni
Giovanni Colombo, oste, 63 anni
Mario Cornara, tornitore, 25 anni
Ambrogio Corti, contadino, 48 anni
Angelo Fumagalli, filatore, 42 anni
Mercede Galbiati, casalinga, 25 anni
Luigia Greppi, casalinga, 23 anni
Vittore Perego, contadino, 58 anni
Antonio Riva, droghiere, 37 anni
Il racconto del tragico giorno dei “morti della luce”, come vengono definiti nel libro storico di Olginate, è stato raccontato di generazione in generazione, tramandato per essere ricordato grazie alla volontà di chi non ha voluto dimenticare.
Il monumento in Piazza 18 agosto 1909
Coloro che vissero quell’evento di cronaca non esistono più, ma un monumento nei pressi della piazza 18 agosto 1909, che oggi ospita il mercato, ricorda quanto è accaduto.La realizzazione in metallo è stata posizionata nel 2007, e nel 2011 alcuni volontari l’hanno nuovamente resa visibile a chi transita in quel punto per raggiungere il lungolago.
Nel libro storico “Olginate ieri e oggi”, l’evento viene ricordato accompagnato da una immagine in bianco e nero del 22 agosto 1909, quando furono celebrati i funerali delle 10 vittime e l’intero paese partecipò.
L'immagine dei funerali, il 22 agosto 1909 (foto raccolta Luciano Crippa)
Il fatto viene descritto con queste parole: “alle ore diciannove del 18 agosto 1909 avvenne una grave sciagura. Dieci persone persero la vita e almeno trenta furono ferite gravemente dalla corrente elettrica. Per il mancato funzionamento di un trasformatore, la linea elettrica di Olginate fu percorsa da una corrente di 3.000 volts. I fili che portavano le luci nelle case cominciarono a prendere fuoco, cosicchè chiunque tentasse di chiudere l’interruttore fu colpito da una scarica mortale; altri vennero colpiti dai fili che bruciando si staccavano dalle pareti. Quattro giorni dopo ai funerali partecipò tutta la popolazione commossa”.Questi i nomi delle 10 persone che rimasero folgorate, ricordate sul monumento a pochi passi dal lago:
Francesco Baldini, fabbro, 33 anni
Giovanni Bianchi, fabbro, 33 anni
Giovanni Colombo, oste, 63 anni
Mario Cornara, tornitore, 25 anni
Ambrogio Corti, contadino, 48 anni
Angelo Fumagalli, filatore, 42 anni
Mercede Galbiati, casalinga, 25 anni
Luigia Greppi, casalinga, 23 anni
Vittore Perego, contadino, 58 anni
Antonio Riva, droghiere, 37 anni
Il racconto del tragico giorno dei “morti della luce”, come vengono definiti nel libro storico di Olginate, è stato raccontato di generazione in generazione, tramandato per essere ricordato grazie alla volontà di chi non ha voluto dimenticare.