Valsassina: anche don Bruno, nuovo parroco di Casargo e di Margno, a bordo del volo per Milano colpito dalla grandinata
Ai microfoni della Rai che l'hanno fermato appena sbarcato ha parlato di "sbalzi enormi" aggiungendo anche "non si vedeva nulla". Lo ha fatto però senza perdere quella sua contagiosa allegria -lasciata trasparire da un bel sorriso accennato alla telecamera - che, insieme ai siparietti "canterini" ai matrimoni o in oratorio gli hanno regalato notorietà durante il periodo di permanenza a Limbiate che terminerà a breve in vista del trasferimento in Alta Valsassina dove reggerà le redini dell'Unità Pastorale di Casargo, Margno, Crandola e Vegno.
Don Bruno ai microfoni del Tg1
C'era anche don Bruno Maggioni, originario di Montevecchia, tra i passeggeri dello sfortunato volo AZ2016 diretto verso Milano Linate che nella mattinata di mercoledì 19 agosto, quindici minuti dopo il decollo da Fiumicino, è stato protagonista di un atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Napoli Capodichino. Il velivolo si è trovato infatti nel mezzo di una forte grandinata che si è abbattuta sulla Capitale, nella fase in cui ancora stava prendendo quota venendo poi colpito da un fulmine che si sarebbe abbattuto sulla parte anteriore dell'aereo risultata completamente danneggiata all'atterraggio avvenuto - in forma prioritaria - sulla pista dello scalo partenopeo dove le condizioni meteo erano decisamente meno avverse.L'aereo danneggiato, immagine tratta dal web
111 le persone a bordo, oltre ovviamente all'equipaggio. Di queste 22 hanno poi preferito tornare a Roma in pullman piuttosto che essere nuovamente imbarcate nel pomeriggio per raggiungere il capoluogo lombardo. "Io sono rientrato la sera in aereo, con lo stesso biglietto e mi ha fatto davvero piacere che ad accogliermi ci fossero i giovani dell'oratorio" ci ha raccontato don Bruno, ancora ufficialmente a Limbiate per qualche giorno prima dello spostamento definitivo in Valsassina, dove ha già comunque mosso i primi passi incontrando la comunità. "C'è chi va in vacanza settimane e non ha nulla da raccontare: io sono stato via due giorni e potrò parlarne per mesi" scherza poi raccontandoci gioiosamente, per telefono, la disavventura patita. "Stavo rientrando dalla Calabria dove sono stato invitato per il battesimo di due nipotini del sindaco di Limbiate. In volo ci siamo molto spaventati. Ma proprio tanto, tanto, tanto. Ma abbiamo avuto anche tanta fiducia: ci siamo completamente affidati alle mani di questi piloti di grande professionalità. Sono stati davvero rassicuranti. Noi eravamo bloccati sui sedili, fuori vedevamo il buio e le sassate che ci arrivavano contro mentre l'aereo compiva sobbalzi e sbandamenti. La sola cosa che ho potuto fare - aggiunge poi - è stata pregare, per me ma soprattutto per gli altri, affidandoci tutti al buon Dio. Solo una volta scesi ci siamo accorti di quello che era successo e quindi del muso distrutto e del vetro in frantumi. Non conosco il pilota, una volta atterrati non l'abbiamo più nemmeno visto, ma vorrei proprio ringraziarlo per la sua professionalità e per il temperamento dimostrato".