Pescate: messa per il 75° di don Enrico che presto sarà ''amministratore parrocchiale''
La chiesa di Pescate si è riempita di fedeli questa mattina, in occasione della messa per celebrare il 75esimo compleanno di don Enrico Mauri, il parroco del paese.
L'atmosfera di gioia che ha investito questa giornata si respirava sin prima dell'inizio della celebrazione, quando a poco a poco i tanti bambini della scuola materna hanno preso posto nelle prime file regalando un concentrato di fanciullezza e spontaneità del quale era impossibile non accorgersi. Loro il compito di far echeggiare tra le mura della chiesa le note di "Camminerò", un brano 'provato' più volte e messo a punto per l'occasione.
"Per festeggiare i 75 anni del nostro parroco i bambini hanno preparato un album di disegni fatti da loro che consegneranno all'offertorio a don Enrico, e sul finire della messa intoneranno 'Camminerò' insieme al coro di Pescate", ha spiegato Lucia, la maestra della 'classe arancione'. Il compleanno di don Enrico non ha rappresentato quest'anno una solita e 'abituale' ricorrenza, ma ha invece segnato per lui un significativo momento di passaggio, che la comunità ha voluto sottolineare con i debiti ringraziamenti e le dovute precisazioni. "Questa celebrazione non è un saluto, bensì è un'altra occasione per festeggiare insieme a don Enrico il suo compleanno, che coincide quest'anno con il suo importante passaggio ad Amministratore Parrocchiale: ufficialmente non sarà più il parroco di Pescate, ma in concreto continuerà ad occuparsi delle questioni amministrative e pastorali della nostra comunità, compatibilmente con la sua salute e il suo fisico".
A lui è stato rivolto uno scrosciante applauso da parte di tutti i fedeli, e a lui è andato il più sentito ringraziamento da parte della comunità. "Ringraziamo don Enrico che ci insegnato il valore dell'obbedienza in tante occasioni, come quando ha accettato il trasferimento a Pescate, e lo ringraziamo soprattutto per la passione che ha messo nella sua missione, che ci ha dimostrato in tante occasioni".
La messa di stamani, celebrata dallo stesso don Enrico assieme a don Andrea Mellera, quest'ultimo impegnato nell'opera di coordinamento del gruppo di adolescenti di Pescate, Garlate e Olginate, è stata accompagnata dal coro parrocchiale, che ha regalato alla celebrazione alcuni canti tra i più conosciuti, che son stati così intonati da tutti i fedeli.
L'omelia del sacerdote, ha poi fatto calare un momento di profonda riflessione nel cuore di tutti, toccando temi di estrema delicatezza, quali il senso profondo della vita, il valore della stessa, il significato della morte. "E' tutto qui? Viene da pensare a volte. In molti credono che la vita sia come andarsi a schiantare contro un muro, ma Gesù ci ha detto che la morte non è un muro bensì una porta che ci porta in un altro ambiente. Non abbiate paura, datevi da fare non per accumulare cose ma per poter condividere con gli altri. Io l'ho fatto con ciò che Dio mi ha dato e non dico di sentirmi fortunato, perché la fortuna gira, bensì benedetto, perché Dio mi accompagna sempre come accompagna tutti voi", queste le parole scelte da don Enrico per parlare ai propri fedeli.
Al momento dell'offertorio, sull'altare sono stati portati alcuni doni tra cui del cibo, il Vangelo e una pianta, simbolo del germogliare della vita. Infine, nel recitare 'la preghiera che Dio ci ha insegnato', il parroco ha invitato tutti i fedeli a prendersi per mano, 'disegnando' una lunga catena di unione e prossimità che si è snodata per tutta la Chiesa.
La messa si è così conclusa con il coro dei bambini della scuola materna, che ha preceduto la tradizionale benedizione, ma la festa è proseguita anche al di fuori dalla chiesa, in oratorio, alla presenza di ragazzi, genitori e catechisti.
Don Enrico Mauri
L'atmosfera di gioia che ha investito questa giornata si respirava sin prima dell'inizio della celebrazione, quando a poco a poco i tanti bambini della scuola materna hanno preso posto nelle prime file regalando un concentrato di fanciullezza e spontaneità del quale era impossibile non accorgersi. Loro il compito di far echeggiare tra le mura della chiesa le note di "Camminerò", un brano 'provato' più volte e messo a punto per l'occasione.
Presente alla messa anche il sindaco Dante De Capitani
"Per festeggiare i 75 anni del nostro parroco i bambini hanno preparato un album di disegni fatti da loro che consegneranno all'offertorio a don Enrico, e sul finire della messa intoneranno 'Camminerò' insieme al coro di Pescate", ha spiegato Lucia, la maestra della 'classe arancione'. Il compleanno di don Enrico non ha rappresentato quest'anno una solita e 'abituale' ricorrenza, ma ha invece segnato per lui un significativo momento di passaggio, che la comunità ha voluto sottolineare con i debiti ringraziamenti e le dovute precisazioni. "Questa celebrazione non è un saluto, bensì è un'altra occasione per festeggiare insieme a don Enrico il suo compleanno, che coincide quest'anno con il suo importante passaggio ad Amministratore Parrocchiale: ufficialmente non sarà più il parroco di Pescate, ma in concreto continuerà ad occuparsi delle questioni amministrative e pastorali della nostra comunità, compatibilmente con la sua salute e il suo fisico".
A lui è stato rivolto uno scrosciante applauso da parte di tutti i fedeli, e a lui è andato il più sentito ringraziamento da parte della comunità. "Ringraziamo don Enrico che ci insegnato il valore dell'obbedienza in tante occasioni, come quando ha accettato il trasferimento a Pescate, e lo ringraziamo soprattutto per la passione che ha messo nella sua missione, che ci ha dimostrato in tante occasioni".
La messa di stamani, celebrata dallo stesso don Enrico assieme a don Andrea Mellera, quest'ultimo impegnato nell'opera di coordinamento del gruppo di adolescenti di Pescate, Garlate e Olginate, è stata accompagnata dal coro parrocchiale, che ha regalato alla celebrazione alcuni canti tra i più conosciuti, che son stati così intonati da tutti i fedeli.
Il festeggiato don Enrico insieme a don Andrea Mellera
L'omelia del sacerdote, ha poi fatto calare un momento di profonda riflessione nel cuore di tutti, toccando temi di estrema delicatezza, quali il senso profondo della vita, il valore della stessa, il significato della morte. "E' tutto qui? Viene da pensare a volte. In molti credono che la vita sia come andarsi a schiantare contro un muro, ma Gesù ci ha detto che la morte non è un muro bensì una porta che ci porta in un altro ambiente. Non abbiate paura, datevi da fare non per accumulare cose ma per poter condividere con gli altri. Io l'ho fatto con ciò che Dio mi ha dato e non dico di sentirmi fortunato, perché la fortuna gira, bensì benedetto, perché Dio mi accompagna sempre come accompagna tutti voi", queste le parole scelte da don Enrico per parlare ai propri fedeli.
Al momento dell'offertorio, sull'altare sono stati portati alcuni doni tra cui del cibo, il Vangelo e una pianta, simbolo del germogliare della vita. Infine, nel recitare 'la preghiera che Dio ci ha insegnato', il parroco ha invitato tutti i fedeli a prendersi per mano, 'disegnando' una lunga catena di unione e prossimità che si è snodata per tutta la Chiesa.
La messa si è così conclusa con il coro dei bambini della scuola materna, che ha preceduto la tradizionale benedizione, ma la festa è proseguita anche al di fuori dalla chiesa, in oratorio, alla presenza di ragazzi, genitori e catechisti.
G.A.