Acquate: la scalinata intitolata al sen. Valsecchi, persona dedicata agli altri

È stata inaugurata questa mattina, sabato 28 giugno, la scalinata nel rione di Acquate intitolata al senatore della Repubblica scomparso nel 1982. L'Amministrazione comunale di Lecco ha infatti deciso di onorare la memoria di Pasquale Valsecchi, sindacalista lecchese, attraverso l'intitolazione della scalinata che collega via Salita dei Bravi al piazzale antistante la chiesa di Acquate, rione nel quale l'esponente politico era nato nel lontano 1904.

Molte le autorità che hanno preso parte all'inaugurazione: il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il nipote del senatore Valsecchi ed ex borgomastro di Erve Paolo Crespi, il segretario generale aggiunto Cisl Lecco Monza Brianza Valerio Colleoni, l'attuale primo cittadino di Erve Giancarlo Valsecchi, l'assessore ai lavori pubblici di Lecco Francesca Rota, alcuni rappresentanti del gruppo SAE e don Carlo Gerosa.

A dare inizio alla cerimonia il sindaco Virginio Brivio, che ha esordito dicendosi contento per "questo momento non solo di intimità famigliare, ma anche di natura politica".
Il sen. Pasquale Valsecchi infatti, come ha ricordato il primo cittadino, è stato una figura di rilievo che ha saputo tenere insieme in tre dimensioni importanti: quella della storia manifatturiera e operaia di questa città, un mondo in cui egli stesso è stato dentro e attento, quella della tradizione del movimento cattolico, un movimento aperto e in dialogo con tutte le complessità e le altre componenti della società, e la dimensione politico istituzionale, nella quale ha lavorato con discrezione, ma con un impegno di tipo continuativo.

"Queste tre dimensioni (lavoro, partecipazione culturale e partecipazione politica) siano tre dimensioni da tenere ancora oggi insieme" ha auspicato Brivio. Riguardo alla localizzazione della dedicazione ha aggiunto poi: "la scalinata come snodo verso la chiesa, non è solo un riferimento per chi crede, ma è un'apertura di dimensione per tutti. Forse la scalinata indica anche un po' la fatica che nella vita bisogna fare, nessuno regala niente. In questo snodo fisico, non solo idealmente, è concentrata e si concentra la vita e l'affinità che tiene insieme, in un impasto fecondo, le attività di lavoro e le altre attività che non sono solo di tempo libero, ma sono anche di partecipazione e di impegno di collegamento tra le persone."

Dopo i ringraziamenti, il sindaco Brivio ha concluso lasciando la parola a Paolo Crespi, nipote del senatore. "Questo è un giorno per me molto emozionante che ricorderò per tutta la vita, perché oggi  posso realizzare un mio sogno, quello di ricordare nonno Pasquale nel comune dove nacque". È dai racconti del nonno, ha spiegato Crespi, che ha assorbito la voglia di servire la Patria e lo Stato in modo pulito e disinteressato. Dopo aver raccontato in breve l'attività e l'opera del nonno, a nome di tutti i fratelli e cugini, Paolo ha voluto ricordare anche Armando Valsecchi, figlio di Pasquale, a cui ha dedicato questo momento di particolare emozione.

Il parroco, il sindaco e l'assessore Rota

Giancarlo Valsecchi, Paolo Crespi e Valerio Colleoni

A conclusione della mattinata, prima della benedizione della targa da parte del parroco di Acquate don Carlo Gerosa, è intervenuto Valerio Colleoni, segretario aggiunto  Cisl Lecco Monza Brianza, che ha definito Valsecchi "una persona dedicata agli altri". Poiché fare il sindacalista e fare il politico non era possibile, ha spiegato Colleoni, Pasquale ha deciso di portare nella politica la tutela dei lavoratori. "Una persona per gli altri, una persona disinteressata, un esempio per il nostro territorio, testimonianza di cosa si può fare." Conclusi gli interventi, il piccolo corteo, dal piazzale della chiesa è sceso all'attacco della scalinata, dove è avvenuta la benedizione della targa commemorativa.

Questa la dicitura sulla targa:
SEN. PASQUALE VALSECCHI (1904-1982)
Nato ad Acquate il 16 gennaio 1904 è stato eletto al Senato della Repubblica nel collegio di Como nel 1958, 1963, 1968; ha svolto i suoi incarichi rimanendo sempre fedele ad idee di libertà, di democrazia, di pace, di giustizia e di progresso economico condiviso nella solidarietà e nell'attenzione alle fasce più deboli. Giovanissimo ha aderito, nel comune natale di Acquate, al programma di don Sturzo per il partito popolare, rispondendo all'appello "ai liberi, ai forti".
P.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.