Lecco manzoniana? A Olate il wc pubblico è ridotto a un tugurio lercio e abbandonato
E’ un vero e proprio tugurio: non abbiamo trovato altre parole per definire ciò che è diventato oggi il bagno pubblico di via Caldone a Lecco, a due passi dalla “Casa di Lucia”.
Non è stato nemmeno facile individuarlo: da fuori nemmeno si capisce che sia un bagno. Se non fosse per il cartello “Toilette” che si riesce a leggere tra i rami secchi di una pianta rampicante, non si direbbe proprio che dietro la sgangherata porta in legno – che non si capisce nemmeno come faccia a rimare in piedi – si nasconda quello che dovrebbe essere un wc pubblico.
Che forse però è meglio che rimanga nascosto.
Nel primo ambiente si trova un antico lavatoio. A farla da padrone qui sono rifiuti (alcuni secchi e un’incomprensibile confezione di uova vuota), ragnatele e polvere. Impossibile provare a guardare fuori dalle finestre, incrostate di sporco e sudiciume.
Ma il vano dei sanitari è anche peggio. Il soffitto ha assunto un sinistro colore verde a causa delle muffe, orinatoi e water sono completamente arrugginiti e pieni di spazzatura: lattine e riviste che sembrano essere qui da anni. Il lavandino è coperto da una patina di polvere e incrostazioni: non abbiamo nemmeno avuto il coraggio di provare a vedere se dal rubinetto scende l’acqua.
Davvero una brutta immagine, che racchiude il peggio di una Lecco che insegue un futuro fatto di turismo. Eppure siamo al centro di Olate, a due passi dalla casa di Lucia e dalla chiesa di Don Abbondio, in un luogo visitato da numerose scolaresche sulle tracce dei luoghi manzoniani.
“Proprio in questi giorni abbiamo fatto un sopralluogo con alcuni tecnici e dato in carico agli uffici di occuparsene. Chiudendo anzitutto l’accesso fino a che non si interverrà per la riqualificazione” ci ha spiegato l’assessore Corrado Valsecchi, cui abbiamo mostrato le foto scattate nel bagno pubblico. “E’ davvero una situazione indegna per la città di Lecco, che dobbiamo risolvere”. Tra le ipotesi anche quella di affidare la toilette, una volta sistemata, ad un’associazione che si occupi della sua pulizia.
Foto scattate all'interno della struttura
Non è stato nemmeno facile individuarlo: da fuori nemmeno si capisce che sia un bagno. Se non fosse per il cartello “Toilette” che si riesce a leggere tra i rami secchi di una pianta rampicante, non si direbbe proprio che dietro la sgangherata porta in legno – che non si capisce nemmeno come faccia a rimare in piedi – si nasconda quello che dovrebbe essere un wc pubblico.
Che forse però è meglio che rimanga nascosto.
I sanitari
Nel primo ambiente si trova un antico lavatoio. A farla da padrone qui sono rifiuti (alcuni secchi e un’incomprensibile confezione di uova vuota), ragnatele e polvere. Impossibile provare a guardare fuori dalle finestre, incrostate di sporco e sudiciume.
Il lavabo
Il lavandino e il soffitto coperto dalla muffa
Si potrebbe invece montare in sella alla bici gialla che si trova all’interno del “box”: rubata, abbandonata o semplicemente parcheggiata?Ma il vano dei sanitari è anche peggio. Il soffitto ha assunto un sinistro colore verde a causa delle muffe, orinatoi e water sono completamente arrugginiti e pieni di spazzatura: lattine e riviste che sembrano essere qui da anni. Il lavandino è coperto da una patina di polvere e incrostazioni: non abbiamo nemmeno avuto il coraggio di provare a vedere se dal rubinetto scende l’acqua.
L’entrata
Davvero una brutta immagine, che racchiude il peggio di una Lecco che insegue un futuro fatto di turismo. Eppure siamo al centro di Olate, a due passi dalla casa di Lucia e dalla chiesa di Don Abbondio, in un luogo visitato da numerose scolaresche sulle tracce dei luoghi manzoniani.
Alcuni secchi abbandonati sul lavatoio
E che per utilizzare i servizi finora hanno potuto contare sulla disponibilità del vicino locale gestito da Giovanni Sala.“Proprio in questi giorni abbiamo fatto un sopralluogo con alcuni tecnici e dato in carico agli uffici di occuparsene. Chiudendo anzitutto l’accesso fino a che non si interverrà per la riqualificazione” ci ha spiegato l’assessore Corrado Valsecchi, cui abbiamo mostrato le foto scattate nel bagno pubblico. “E’ davvero una situazione indegna per la città di Lecco, che dobbiamo risolvere”. Tra le ipotesi anche quella di affidare la toilette, una volta sistemata, ad un’associazione che si occupi della sua pulizia.
P.V.