Olginate: GEFO in festa per i 50 anni, riconoscimenti e ricordi con gli eventi promossi in oratorio. Presentato il volume storico

Grande festa, sabato 24 ottorbe, per il 50° anniversario della fondazione di GEFO a Olginate. il Gruppo Escursionisti Falchi Olginatesi, infatti, ha voluto celebrare alla grande il suo primo mezzo secolo di attività con una giornata, ma soprattutto una serata, che mettesse in luce lo spirito di amicizia, di condivisione e di allegria che caratterizza ogni sua attività.

Il Drink Team

Alle ore 9.30 si è svolta la biciclettata del "Drink-Team", la sezione di mountain-bike che è entrata a far parte di GEFO nel 2012. Circa una trentina di atleti, di cui alcuni esterni al gruppo, si sono riuniti al punto di partenza, piazza Monsignor Colombo, per poi percorrere via S. Agnese, via Amigoni, via Diligenza e via Belvedere, e raggiungere infine Consonno.
Altro appuntamento importante nel pomeriggio: alle ore 18.00, infatti, è stata ufficialmente aperta la mostra fotografica allestita in uno dei nuovi saloni dell'oratorio San Giuseppe, per permettere a tutti di dare uno sguardo da vicino alle bellissime gite ed esperienze intraprese da GEFO in questi 50 anni.

La mostra, curata da alcuni soci del gruppo grazie al ricco archivio del primo storico presidente Gustavo Cagliani, ha avuto un grandissimo successo, e all'occasione non hanno voluto mancare neanche gli Assessori Comunali Paola Viganò e Marco Passoni e il vice sindaco Antonio Gilardi.
Il clou dei festeggiamenti, però, si è svolto a partire dalle ore 19.30: circa 150 soci, infatti, si sono radunati nel salone dell'oratorio per festeggiare il 50° anniversario con una serata di gala.

Dopo l'aperitivo, il presidente in carica Oscar Lambrughi ha tenuto un breve discorso di benvenuto: "sono estremamente orgoglioso e soddisfatto di essere qui stasera, davanti a tanti amici e persone care, per festeggiare questa bella ricorrenza. Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza, siamo pronti ad andare avanti insieme e a proseguire alla grande il nostro cammino. GEFO è sempre stato simbolo di amicizia, di passione, di convivialità, e tutte le fantastiche esperienze che abbiamo fatto nel corso degli anni, soprattutto in montagna, hanno contribuito a rafforzare i nostri valori e a renderci sempre più uniti e coesi. Ci tengo a ringraziare tutti voi qui presenti, che in un modo o nell'altro avete collaborato alla buona riuscita di tutte le nostre attività, ma soprattutto vorrei ringraziare tutti quei soci che non sono più qui, visibili tra di noi, ma che comunque rimarranno sempre nei nostri cuori perché hanno lasciato un segno indelebile".

Tra una portata e l'altra, i Gefini si sono divertiti con un simpatico quiz, grazie a dei tablet presenti a ogni tavolo: gli ospiti hanno risposto a 24 domande a tema GEFO, alcune delle quali riguardavano eventi significativi nella storia del gruppo, mentre altre si riferivano ad aneddoti divertenti, "rimasti negli annali". A trionfare è stato il tavolo "Lyskamm", premiato con una simbolica medaglia.


Nel corso della cena, inoltre, sono stati premiati alcuni soci, che nel corso del tempo si sono distinti per speciali meriti.
Per la categoria "I Padri della Patria" il riconoscimento è andato ai fondatori del gruppo, quelli che dal 25 aprile 1965 in poi hanno dedicato gran parte della loro vita per costruire la bellissima storia di GEFO: Gustavo Cagliani (insignito anche del titolo di "Duce"), Ersilio Pirola, Attilio Corti, Giulio Panzeri, Franco Stucchi, Marco Figini, Davide Pennati e Luigi Corti.

Galleria fotografica (18 immagini)


A seguire, per la seconda categoria, rinominata "Abramo Lincoln", sono stati riconosciuti i meriti dei sei presidenti: Gustavo Cagliani, Attilio Corti, Carlo Pirola ("L'uomo dei due secoli", perché socio GEFO ininterrottamente da 50 anni), Roberto Pennati, Giorgio Crippa e Oscar Lambrughi, attualmente in carica.

Il terzo gruppo, "Avanti o popolo", è stato ringraziato in particolare per il grande lavoro svolto nella restaurazione e nella assidua manutenzione del Rifugio in Val Fontana: i soci coinvolti sono stati Adriano Castelli, Alfredo Aldeghi, Carlo Pirola, Enrico Mazzoleni, Franco Panzeri, Giuliana Frigerio e Gianluigi Cornara, scomparso il 22 ottobre scorso, due giorni prima della grande festa per la sua tanto amata GEFO e rappresentato per l'occasione dalla figlia Paola.

Molto importante per il gruppo è sempre stata anche la scuola sci, che a partire dal 1970 ha promosso ogni anno corsi per grandi e piccini: a questo proposito sono stati premiati nella sezione "Il sabato del villaggio" Giorgio Crippa, Ersilio Pirola e Maria Pirola, figlia dello storico presidente Carlo Pirola e gefina fin dall'infanzia, che ha ricevuto anche una menzione speciale come "Macchina da guerra" per la sua instancabile dedizione all'associazione e alle sue attività.

Menzione speciale anche per Diego Redaelli, vice presidente di GEFO e "tuttofare", che ha ricevuto l'eloquente titolo di "Grazie Signore che ce lo hai mandato", così come per Udile Conti, chiamato "L'uomo immaginario".
Non hanno potuto mancare alla serata di gala gli esuberanti membri del "Drink-Team", capeggiati da Davide Bosco e Giancarlo Milesi, che sono stati omaggiati del titolo "Ma quel giorno non avrebbero potuto bere una bella birra fresca?!" direttamente dal loro sponsor impersonato da Dario Sala.

Tra i premi distribuiti nel corso della serata di gala figurava anche il libro scritto da Benedetta Panzeri e Diego Redaelli per descrivere passo dopo passo i primi 50 anni di GEFO, rappresentati anche visivamente da moltissime fotografie.
Dopo il dessert, è stato lasciato un po' di spazio anche alle "Giovani Promesse", i più piccoli gefini presenti alla festa insieme ai loro genitori, che hanno rappresentato un breve spettacolo dal titolo "La storia più fantastica del mondo" allestito nel corso della serata grazie alla presenza di due animatrici.

In conclusione di serata, è intervenuto ancora una volta il presidente Lambrughi. "Ringrazio nuovamente tutti i presenti e rinnovo gli auguri di "buon compleanno" al GEFO, con la speranza che questo nostro bellissimo gruppo possa sempre mantenere alti i valori che lo caratterizzano ed ergere come bandiera l'amore per la montagna, ma soprattutto lo spirito di amicizia e di condivisione che ci hanno sempre resi una Famiglia". Con questo bel messaggio si è chiusa una giornata che resterà nei ricordi di tanti falchi olginatesi.


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