Polizia di Stato:chiusura della Questura e proposta di rinnovo contrattuale, in città il segretario generale Coisp Franco Maccari

Un provvedimento “scellerato”, basato su una logica di taglio dei costi che non tiene conto delle specificità dei singoli territori, che costituisce “il punto più basso nella tutela della pubblica sicurezza”.
Non ha utilizzato mezzi termini il segretario generale del Coisp Franco Maccari, giunto a Lecco nella mattinata di oggi, per definire la situazione della Polizia di Stato, stretta tra una proposta di rinnovo del contratto di lavoro - fermo da 6 anni - che prevede un aumento di 7,8 € lordi e l’incognita del futuro lavorativo, per l’annunciato “declassamento” della Questura in funzione dell’accorpamento con Como.

Il segretario generale del Coisp Franco Maccari

Per affrontare questi ed altri temi è stata indetta presso gli uffici di Corso Promessi Sposi una assemblea generale, con la partecipazione del segretario provinciale Coisp Francesco Bruno, il vice segretario provinciale Daniele Ottaviani, il vice segretario regionale Alessandro Camerota.
“La Questura in questo territorio è stata presa di mira, il provvedimento di declassamento annunciato è scellerato, ci è stato presentato già confezionato, senza possibilità di confronto” ha commentato il Franco Maccari, anticipando i contenuti dell’assemblea. “La valutazione è basata su una mera logica di risparmio. Sono 23 i milioni di euro da tagliare, uno per ogni Questura da chiudere e accorpare con altre. Questo si tradurrà in un problema non tanto per noi lavoratori, ma soprattutto per i cittadini. In questo modo viene meno quello che è un punto di riferimento per una serie di pratiche, dalla gestione passaporti a quella degli stranieri, ma anche un’attività di “intelligence” alla base di indagini che, come è emerso nel lecchese, hanno portato a importanti risultati nella lotta alle infiltrazioni mafiose sul territorio”.
In Provincia sono 180 i lavoratori impiegati nei diversi settori operativi della Polizia di Stato, cui si aggiungono 60 agenti della Polizia stradale suddivisi tra Lecco e Bellano e 15 agenti della Polfer.
Gli organici a livello nazionale sono gli stessi del 1989, ma le necessità del territorio nel frattempo sono decuplicate” ha spiegato Franco Maccari. “Siamo in deficit di personale del 10, 15%, per non parlare delle vetture ormai vetuste e della prospettiva che, con il declassamento della Questura, il personale in servizio venga ulteriormente ridotto. Sul rinnovo del contratto poi ci sentiamo presi in giro, ci hanno proposto un aumento di 7,8 € lordi. Un insulto”.

Daniele Ottaviani, Francesco Bruno, Franco Maccari, Alessandro Camerota

La prospettiva di trasferimento della Questura non deve essere confusa con quella relativa alla Prefettura. “Sono due cose differenti, che riguardano una competenza politica e una tecnica. Anche da questo si evince come manchi una pianificazione, in funzione di un appiattimento della spesa. C’è inoltre la problematica del blocco del turnover al 50% all’interno delle forze di polizia. Ogni 1.000 persone che vanno in pensione, 500 nuove entrano. Il risultato è che l’età media si è alzata da 37,5 a 43 anni, si evolve verso un esercito di vecchi, è un attentato ai servizi”.
La questione, come è stato ricordato, riguarda anche il Corpo forestale dello Stato, per cui si ipotizza un “transito” all’interno dell’arma dei Carabinieri.
“In questo territorio in particolare, emerge la presenza di una forza di Polizia capace e preparata. Ad oggi non c’è dialogo su questo tema, e il rischio è quello di perdere preziose competenze e servizi” ha concluso il segretario generale del Coisp.
Sulla futura destinazione degli agenti lecchesi, al momento non vi è alcuna certezza.
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