Sebbene l'Asl dichiari balneabili 19 località lecchesi, Goletta dei Laghi etichetta come ''pessimo'' il quadro nella provincia
Se si guardassero solo i dati, si andrebbe sicuramente in confusione. Da una parte, infatti, c'è l'Asl che, con cadenza quindicinale, dichiara balneabili 19 "spiagge" affacciate sul Lago, definendo - in quasi tutti i casi - "eccellente" la qualità delle acque. Dall'altro lato, però, stamani, Legambiente, tramite la Goletta dei Laghi, ha definito anche per l'anno in corso "pessime" le condizioni del Lario, supportando tale affermazione - purtroppo non nuova - con i dati che evidenziano come i tecnici dell'associazione abbiano "scovato" ben 13 punti critici su 19 rilevamenti effettuati: 11 sulla sponda lecchese e 2 su quella comasca. Come è possibile?
"Fortemente inquinati "anche i punti di Perledo alla foce del torrente Esino e di Valmadrera alla foce del rio Torto. Le analisi indicano come inquinati il punto di Dorio presso la spiaggia LC45, quello di Bellano alla foce del torrente presso la spiaggia di Oro, quello di Mandello del Lario alla foce del torrente Meria. L'unico campione che passa l'esame è a Bellano, foce del torrente Pioverna.
Appare migliore il riscontro ottenuto sulla sponda comasca: "fortemente inquinato" risulta il punto alla foce del torrente Senagra a Menaggio, a Como è inquinato il canale del depuratore presso i giardini del mausoleo di Volta. Entro i limiti di legge rimangono il campione prelevato a Como presso il lido di Villa Olmo e quelli di Lezzeno, Cernobbio, Argegno e Dongo.
Da considerare inoltre che molte situazioni di inquinamento sono ormai croniche. Lo dimostrano gli esempi di Colico, alla foce dell'Adda e di Mandello del Lario, nei pressi del fiume Meria, per la sesta volta consecutiva fuori dai parametri. Da quattro edizioni risultano inquinati o fortemente inquinati invece il punto alla foce del fiume Caldone a Lecco e quello alla foce del torrente Senagra a Menaggio.
"E' proprio il caso della città di Como - ha segnalato Enzo Tiso del circolo locale di Legambiente - dove basta una pioggia abbondante per trasformare piazza Cavour in una distesa di liquami. Questo perchè esistono ancora tratti in cui convivono ancora acque bianche e acque nere, oltre a scarichi non depurati nei corsi d'acqua della città. Problemi conosciuti ormai da anni e che le passate amministrazioni hanno sempre sottovalutato. Ci attendiamo dal nuovo governo locale un deciso cambio di rotta".
Ha parlato infine di problemi strutturali e di situazioni comportamentali da monitorare con controlli mirati il vicesindaco di Lecco Vittorio Campione, elevando, ancora una volta, ad esempio, la situazione - non certo facilmente risolvibile - del depuratore cittadino, all'avanguardia negli anni '70 ma sicuramente inadatto ai giorni nostri con l'impianto ormai obsoleto con potenzialità dimezzata rispetto alle esigenze attuali. La necessità di una nuova struttura - "inutile continuare a mettere una pezza su un qualcosa che continua a strapparsi" - si scontra però con i costi.
Nell'attesa, non resta che "prendere qualche altra sberla" da Legambiente, come sostenuto scherzosamente dal sindaco Virginio Brivio e i dati, inclementi.
"Fortemente inquinati "anche i punti di Perledo alla foce del torrente Esino e di Valmadrera alla foce del rio Torto. Le analisi indicano come inquinati il punto di Dorio presso la spiaggia LC45, quello di Bellano alla foce del torrente presso la spiaggia di Oro, quello di Mandello del Lario alla foce del torrente Meria. L'unico campione che passa l'esame è a Bellano, foce del torrente Pioverna.
Appare migliore il riscontro ottenuto sulla sponda comasca: "fortemente inquinato" risulta il punto alla foce del torrente Senagra a Menaggio, a Como è inquinato il canale del depuratore presso i giardini del mausoleo di Volta. Entro i limiti di legge rimangono il campione prelevato a Como presso il lido di Villa Olmo e quelli di Lezzeno, Cernobbio, Argegno e Dongo.
Da considerare inoltre che molte situazioni di inquinamento sono ormai croniche. Lo dimostrano gli esempi di Colico, alla foce dell'Adda e di Mandello del Lario, nei pressi del fiume Meria, per la sesta volta consecutiva fuori dai parametri. Da quattro edizioni risultano inquinati o fortemente inquinati invece il punto alla foce del fiume Caldone a Lecco e quello alla foce del torrente Senagra a Menaggio.
Vittorio Campione
Barbara Meggetto
"Il nostro compito è quello di individuare le criticità dei bacini lacustri con particolare attenzione non solo a dove sappiamo esserci maggiore afflusso di bagnanti, ma soprattutto dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, così come viene indicato dal decreto legislativo 116/2008 - ha spiegato dunque Barbara Meggetto - Purtroppo la depurazione e il collettamento delle acque reflue non emergono quasi mai come priorità nell'agenda politica degli enti locali. A dare il cattivo esempio sono per primi i capoluoghi con depuratori ormai inadeguati e mal funzionanti e addirittura reti fognarie incomplete"."E' proprio il caso della città di Como - ha segnalato Enzo Tiso del circolo locale di Legambiente - dove basta una pioggia abbondante per trasformare piazza Cavour in una distesa di liquami. Questo perchè esistono ancora tratti in cui convivono ancora acque bianche e acque nere, oltre a scarichi non depurati nei corsi d'acqua della città. Problemi conosciuti ormai da anni e che le passate amministrazioni hanno sempre sottovalutato. Ci attendiamo dal nuovo governo locale un deciso cambio di rotta".
Costanza Penella
Pierfranco Mastalli
"Per rimanere sulle grandi città - ha rincarato Pierfranco Mastalli, presidente del locale circolo di Legambiente - Lecco, pur avendo una rete fognaria ormai capillare, soffre di alcune storiche mancanze, innanzitutto la ormai nota situazione del depuratore, insufficiente sia per quanto riguarda la ricezione che lo scarico delle acque. Non meno emblematica la vicenda del torrente Caldone il cui campione risulta per l'ennesima volta sopra i limiti di legge senza che ne sia stata individuata la causa".Ha parlato infine di problemi strutturali e di situazioni comportamentali da monitorare con controlli mirati il vicesindaco di Lecco Vittorio Campione, elevando, ancora una volta, ad esempio, la situazione - non certo facilmente risolvibile - del depuratore cittadino, all'avanguardia negli anni '70 ma sicuramente inadatto ai giorni nostri con l'impianto ormai obsoleto con potenzialità dimezzata rispetto alle esigenze attuali. La necessità di una nuova struttura - "inutile continuare a mettere una pezza su un qualcosa che continua a strapparsi" - si scontra però con i costi.
Enzo Tiso
Giampietro Tentori
"Sono molto preoccupato" gli ha fatto eco l'assessore Giampietro Tentori di Valmadrera commentando la situazione generale delle acque del lago. "Bisogna intervenire in maniera strutturale, coinvolgendo l'Autorità di Bacino, va fatto un discorso di sistema".Nell'attesa, non resta che "prendere qualche altra sberla" da Legambiente, come sostenuto scherzosamente dal sindaco Virginio Brivio e i dati, inclementi.
