Olginate: presentato il progetto per Piazza Garibaldi, preoccupazione per i parcheggi

È stato presentato nella serata di ieri a Olginate, nel corso di un incontro pubblico, il progetto di riqualificazione di Piazza Garibaldi.

Da sinistra Beppe Mauri, Rocco Briganti e Gianmarco Martorana


A illustrarlo ci ha pensato l’architetto Gianmarco Martorana, preceduto dal sindaco Rocco Briganti, che ha introdotto l’argomento: “L’idea di riqualificare Piazza Garibaldi è presente dal 2011: fin da subito si era capito che fosse un intervento piuttosto complesso, soprattutto per i numerosi ostacoli burocratici alla sua effettiva realizzazione; solo nel 2012 si è potuto chiedere il primo parere alla sovrintendenza per l’approvazione, e ci tengo a specificare che quella che presentiamo oggi è la prima versione che è stata approvata, e che quindi è stato possibile presentarla ai cittadini. Ci tengo a ringraziare l’architetto Martorana, che si è interamente occupato del progetto insieme all’architetto Alessandro Neri, del nostro ufficio tecnico; inoltre, non posso non citare l’autorità di bacino, rappresentata qui dal consigliere Beppe Mauri. È solo grazie a questo ente che il progetto potrà essere portato avanti, dato che costituisce la stazione appaltante, che ci fornisce un anticipo del 50%, indispensabile per dare il via ai lavori: del resto, sempre per questioni burocratiche, non possiamo servirci nemmeno dell’avanzo di amministrazione per far fronte alle spese, quindi il loro contributo diventa davvero fondamentale” ha spiegato il primo cittadino.

Da sinistra il vice sindaco Antonio Gilardi, il consigliere Pietro Valsecchi, l'assessore Marco Passoni e il presidente Aido Antonio Sartor

Immagini storiche della piazza

La zona di cui stiamo parlando” ha detto Beppe Mauri “è particolarmente importante per Olginate, è uno degli storici punti di aggregazione, e anche a me personalmente è sempre stata molto cara, quindi mi sembra più che giusto che venga attuato un buon intervento per riportarla al suo originario splendore”.
L’architetto Gianmarco Martorana ha presentato un approfondimento storico. “Come molti di voi sapranno, già nel III-IV secolo a.C. si sono registrati in questa zona i primi insediamenti romani, legati principalmente al corso d’acqua: un ponte di quell’epoca, distrutto nel IV-V secolo d.C. è ancora visibile in Villa Carmen, dove rimangono i resti di alcuni piloni. Nel XIV secolo Olginate, e in particolare proprio Piazza Garibaldi, era un centro nevralgico per il commercio, e nel 1700 ha preso il via il consolidamento di alcune opere, tra cui l’argine. Fondamentale a livello storico è anche la Torre medievale, che avrebbe bisogno di una maggiore valorizzazione”.

Dopo aver sottolineato la criticità di alcune aree di intervento e i possibili indirizzi risolutivi, Martorana ha illustrato il progetto che darà un nuovo volto a Piazza Garibaldi. “La zona rimarrà fondamentalmente alla quota attuale, salvo che per un marciapiede rialzato di 10-15 cm. Si darà risalto alle alberature, allo sbocco semi-circolare aggettante sul lago e alla passerella esclusivamente pedonale, con tanto di paletti dissuasori. Sicuramente non verràe intaccata l’idea di uno spazio di “aggregazione”, che anzi verrà incentivata con l’aggiunta di numerose sedute in granito monolitico, di una fontana a raso attiva solo in estate, di cortine medio-basse di verde e di una pavimentazione di tre tipi diversi, ma unitaria. In longitudine si svilupperà un tracciato ciclo-pedonale e le zone di sosta e transito per i veicoli saranno ben distinte”.

Da sinistra l'architetto comunale, il consigliere Marina Calegari, gli assessori Patrizia Martinoli e Paola Viganò

Uno dei punti di criticità del progetto, emerso fin da subito nelle considerazioni dei cittadini presenti in gran numero alla serata, è proprio quello della viabilità e dei parcheggi nella Piazza e nell’area circostante, già di per sé piuttosto accidentata. “A supporto dello sviluppo del progetto in una determinata direzione” ha spiegato Martorana “sono state eseguite anche numerose analisi sulle soste: nella zona sono presenti in totale 54 posti auto, di cui 27 in Piazza Garibaldi. Attraverso delle riprese giornaliere con delle telecamere, abbiamo effettuato una analisi sui singoli posteggi occupati di ora in ora (dalle 7.00 alle 21.00), sulla durata della sosta, sui casi di stallo per più di 10 ore consecutive e sulla frequenza di uno stesso veicolo presente in giorni diversi. In base ai risultati, abbiamo concluso che con il progetto di riqualificazione resterebbero scoperti circa 7-8 posti auto, oltre a quelli presenti attualmente nella Piazza”.

Non si sono fatte attendere le proteste dei cittadini presenti, residenti nella zona e commercianti. “Non possiamo negare che il progetto è davvero molto bello e che ridarebbe vita a una zona di Olginate che non è per niente valorizzata, ma al contrario è sempre più degradata. È altrettanto vero, però, che il problema dei parcheggi è già ben evidente anche allo stato attuale delle cose. I posti non sono sufficienti per tutti: non di rado ci capita di dover parcheggiare l’auto in Piazza Volontari del Sangue (nuovo Municipio) o alle scuole medie, in qualunque condizione atmosferica e a qualsiasi ora della giornata. L’area, del resto, riversa in un totale degrado, e fin dal mattino è soggetta ad un parcheggio selvaggio, in doppia fila, in sosta vietata o davanti ai portoni delle abitazioni. Lo stesso ingresso in via Manzoni non è mai stato particolarmente sicuro, e in generale l’area ci sembra poco sicura e illuminata, tanto che molti di noi hanno paura a uscire di sera perché c’è un buio totale. Come faremmo se ci toglieste la possibilità di parcheggiare anche in Piazza e nelle zone limitrofe? Molti di noi non dispongono di un box privato, e sono costretti a posteggiare l’auto fuori casa, non sempre a un minuto di distanza, e non vorremmo ritrovarci a dover camminare un’ora per rincasare dopo una lunga giornata di lavoro” hanno spiegato gli olginatesi.
A sostegno di queste considerazioni è intervenuto Riccardo De Capitani, presente alla serata come cittadino, come tecnico e come consigliere di minoranza. “La cittadinanza non è mai stata interpellata a dovere su questa questione, e che non sono mai state tenute in seria considerazione le reali esigenze dei residenti e dei clienti delle attività commerciali. Sicuramente la riqualificazione porterebbe all’area un nuovo splendore, ma a queste condizioni si rischia un’emigrazione di massa da parte dei cittadini”.

“Il progetto non è mai stato sottoposto all’attenzione dei cittadini perché non era mai stato approvato” ha sottolineato Rocco Briganti. “La prima versione è stata immediatamente bocciata a fronte di una modifica troppo evidente dell’argine, mentre la seconda, che prevedeva una scalinata, ha ricevuto un secco “no” da parte della Provincia, che aveva messo in luce il rischio di secca per tre quarti dell’anno. Presentare ogni volta un progetto ancora in forse sarebbe stato un inutile spreco di tempo, e del resto l’idea attuale è stata approvata giusto tre settimane fa, ed è stata illustrata ai cittadini. Per quanto riguarda le proteste dei presenti, vorrei in primis spiegare che per ovviare, almeno in parte, al problema dei posteggi e del transito, si realizzerà una ZTL, con le modalità che andranno maggiormente incontro alle esigenze di tutti, senza dimenticare bambini e disabili. Nella zona sono presenti molti box non venduti, cosa di cui, a quanto pare, nessuno è a conoscenza, grazie a un lavoro certosino dell’ex sindaco Antonio Gilardi, che si era preoccupato personalmente di indagare proprio su questo aspetto. Anche in merito alla sicurezza, l’unica soluzione sarebbe proprio la riqualificazione totale della Piazza, che prevede anche un’illuminazione più adeguata con corpi a LED, a basso consumo. Non dimentichiamo che l’idea è quella di premiare la bellezza di un’area che attualmente è completamente degradata, a partire dal problema del parcheggio selvaggio, ma senza tralasciare la spazzatura in giro per le vie, i bisogni dei cani che non vengono mai raccolti e la facciata della Torre, a cui comunque si dovrebbe pensare in un secondo momento”.
Le proteste dei cittadini presenti, che hanno toccato vari punti di criticità, non si sono placate, anche in vista del periodo di 6 mesi previsto per i lavori, che comporterebbe alcuni disagi. Il sindaco, nel frattempo, ha promesso un’ulteriore riunione di consultazione all’avvio del cantiere, e una successiva, prima della fine del progetto.
B.P.
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