Gavazzi risponde ad accuse e polemiche

Il comandante Andrea Gavazzi
“Per noi sarebbe molto più semplice essere tolleranti e non fare alcuna sanzione. Ma non possiamo non rispettare la legge”. 
Con queste parole il comandate della Polizia Locale di Calolziocorte Andrea Gavazzi ha esordito durante la conferenza stampa convocata quest’oggi, per fare chiarezza dopo le polemiche che si sono abbattute in queste settimane sull’operato dei suoi agenti.
Tra le decisioni che più hanno fatto discutere c’è stata in particolare quella di sanzionare la parrocchia e la Pro Loco per la cartellonistica non conforme durante la “Fera di pomm” e il tradizionale corteo storico dell’Epifania, oltre che la multa rilevata all’installatore delle luminarie natalizie perché non avrebbe comunicato correttamente l’occupazione del suolo pubblico.
Una vicenda, quest’ultima, ripresa anche dalla presidente di zona di Confcommercio Cristina Valsecchi, che ha denunciato pubblicamente l’accaduto.
“Noi non abbiamo fatto altro che il nostro lavoro” ha spiegato il comandante, facendo intendere che non c’è stata alcuna volontà deliberata di punire l’installatore delle luminarie. “Dopo la segnalazione di un cittadino è emerso che la domanda che era stata presentata ai nostri uffici per l’occupazione del suolo pubblico non era corretta, contenendo diversi errori nell’indicazione delle vie interessate. E come prevede la legge, trattandosi di una violazione della normativa per la pubblica sicurezza, abbiamo dovuto obbligatoriamente segnalarla alla Procura, che ha aperto un procedimento penale. Ma non è vero che l’installatore rischia 3 anni di carcere, bensì una sanzione non superiore ai 103 euro”.

Anche i controlli sulla cartellonistica al corteo dell’Epifania – che hanno portato alla multa per la parrocchia – sono derivati dalla segnalazione di un consigliere di minoranza.
“Una sanzione su 4 nasce da una indicazione da parte di un privato” ha sottolineato il comandante.
“Da parte nostra non ci sono state decisioni arbitrarie, nè discrezionalità nel concedere i permessi. Così come respingo le accuse di voler vessare i commercianti: in un anno abbiamo effettuato solo 10 sopralluoghi presso esercizi del paese, di cui la metà su segnalazione da parte dei cittadini. Non si venga a dire che vogliamo mettere il bastone tra le ruote al commercio: i numeri parlano chiaro” ha continuato Gavazzi. “Piuttosto ci siamo impegnati moltissimo su altri fronti, ad esempio i controlli stradali hanno portato al sequestro di oltre 60 auto che circolavano senza assicurazione: un risultato di cui siamo particolarmente fieri, ottenuto con centinaia e centinaia di posti di controllo”.

Secca anche la replica del sindaco Cesare Valsecchi, che ha parlato di “polemiche pretestuose”.  
“Non si può leggere ogni provvedimento della Polizia Locale come un accanimento. Se c’è un’ipotesi di reato gli agenti devono necessariamente informare la Procura, perché vige l’obbligo dell’azione penale. Se non lo facessero commetterebbero una omissione di atti di ufficio. Non possiamo più tollerare questo tipo di attacchi ai nostri dipendenti e alla loro professionalità”.
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