Somasca: si prepara la tradizionale solennità di San Girolamo
E' in corso la novena di preparazione per la solennità di San Girolamo Emiliani, che torna ogni anno nei primi giorni di febbraio presso la basilica santuario di Somasca, sopra Vercurago, alle porte di Lecco. Il momento culminante sarà quello di domenica 7 febbraio e lunedì 8 quando, nella solennità liturgica di San Girolamo, arriverà a Somasca il superiore generale dei Padri Somaschi, padre Franco Moscone.

La solennità di San Girolamo è un appuntamento tra i più diffusi della religiosità popolare lungo la valle dell'Adda, come la festa di maggio presso il Santuario di Madonna del Bosco, ad Imbersago, così caro al pontefice San Giovanni XXIII, il cardinale Angelo Roncalli, nativo della vicina Sotto il Monte.

San Girolamo, patrono della gioventù abbandonata
La solennità di San Girolamo è un appuntamento tra i più diffusi della religiosità popolare lungo la valle dell'Adda, come la festa di maggio presso il Santuario di Madonna del Bosco, ad Imbersago, così caro al pontefice San Giovanni XXIII, il cardinale Angelo Roncalli, nativo della vicina Sotto il Monte.
L'inizio della scala santa
I fedeli che sempre molto numerosi raggiungono Somasca di Vercurago, hanno la possibilità anche di salire verso la Rocca, dove tutto continua a parlare del Manzoni e dell'Innominato, oltre la figura di San Girolamo Emiliani. La Rocca, con la valletta sottostante, fu il teatro delle eroiche virtù di San Girolamo Emiliani (1481-1537). La vita di San Girolamo è presentata ai pellegrini, ai viandanti, dalle popolari raffigurazioni che si notato entro le cappellette lungo il tracciato che sale dalla Galavesa. Emiliani era un capitato delle milizie della Repubblica di San Marco, in Venezia, e, fatto prigioniero in battaglia, per miracolo, dopo preghiere alla Madonna, riuscì a fuggire dalla detenzione nemica.
Il sentiero sopra la Valletta
Decise, quindi, un radicale cambiamento di vita, abbandonando la carriera militare, le ricchezze di famiglia, per dedicarsi ai poveri durante la peste, assistendo i colpiti dal terribile male.
Fondò la Congregazione religiosa, i Padri Somaschi, che ebbero il nome dal paese in cui si era ritirato al servizio degli umili e degli abbandonati, con una vita di esemplare testimonianza cristiana, anche senza essere ordinato sacerdote. Alla scomparsa di Girolamo nel 1537, i primi volontari che lo avevano affiancato nella sua opera di generosa testimonianza cristiana continuarono nella cura degli abbandonati, ottenendo una prima approvazione diocesana da parte del vescovo di Bergamo nel 1538. Sarà nel 1540 il Papa Paolo III a decretare l'apostolica, pontificia approvazione. Oggi i Padri Somaschi sono presenti in Europa, Stati Uniti ed Asia, dall'Italia alla Romania, dalla Spagna alla Polonia, dagli Stati Uniti al Messico, dal centro America al Brasile, dall'India alle Filippine.
La Valletta
Nel 1928 San Girolamo venne proclamato da Papa Pio XI (il cardinale nativo di Desio, Achille Ratti), patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata. I pellegrini, salendo verso la Rocca dell'Innominato, incontreranno la Scala Santa, le cappelle con la vita di San Girolamo, la Valletta, ed altro ancora.
Il lecchese mons. Delfino Nava, noto studioso manzoniano, deceduto nel 1967, ha scritto che "si possono condurre dei raffronti tra la conversione dell'Innominato, capitolo famoso dei Promessi Sposi, ambientato nell'attuale vicino quartiere di Chiuso, con l'esperienza di Girolamo Emiliani", che operò un radicale cambiamento di vita, impegnandosi senza risparmio tra i più poveri ed i dimenticati. La Rocca sopra Somasca, detta il Tremasasso, presenta i resti di un fortilizio già avamposto di vedetta tra la Repubblica di Venezia ed il Ducato di Milano. Il paesaggio si allunga sul corso dell'Adda sino all'opposta sponda di Garlate, alle falde del Monte Barro, dove, alla cascina Costa, di Galbiate, andò a balia da Caterina Panzeri il neonato Alessandro Manzoni
Una panoramica sulla valle dell'Adda
E' la salita verso i luoghi di San Girolamo un punto panoramico per far tornare anche alla memoria la costiera di Lecco, il suo lago, i suoi monti, quel ramo di lago che, appena a monte, termina presso il trecentesco ponte di Azzone Visconti.
Questo il programma della Solennità:
A.B.