Lecco: comprò 1.042 scarpe da trekking risultate rubate, un imprenditore è assolto

Nel 2013 aveva acquistato da un venditore di Bisceglie uno stock di 1.042 calzature sportive, del tipo utilizzate per fare trekking e per le camminate su terreni impervi, che ha poi in gran parte rivenduto al dettaglio e ad altri negozi. Un acquisto rivelatosi, per il titolare di una società di Lecco che dispone di un proprio punto vendita in città, incauto poiché le scarpe sono risultate essere state rubate dai camion adibiti al loro trasporto, nel corso di tre furti avvenuti in territorio austriaco e tedesco.
L’imprenditore lecchese è stato accusato di ricettazione e nella mattinata di oggi il giudice Enrico Manzi lo ha assolto poiché il fatto non costituisce reato.
A raccontare in aula i fatti risalenti a tre anni fa sono stati il sostituto commissario della Squadra mobile della Questura di Bolzano Ugo Lazzara e l’ispettore della Questura lecchese Stefano Maraner.
“Siamo stati informati dalla Polizia di Innsbruck che erano stati riscontrati tre furti ai danni di autoarticolati che trasportavano scarpe sportive di marca, due avvenuti in Austria e uno in Germania” ha spiegato il primo. “Grazie all’aiuto di un rappresentante di zona, siamo risaliti alla destinazione delle scarpe e richiesto ai colleghi di Lecco di effettuare accertamenti”.
L’outlet della Snc di Lecco di cui l’imputato risulta il legale rappresentante è stato perquisito dagli agenti lariani. “Egli si è dimostrato fin da subito molto collaborativo, delle 1.042 scarpe acquistate la maggior parte erano già state rivendute a terzi, cioè altri negozi del territorio o al dettaglio” ha spiegato l’ispettore Maraner. “Ne abbiamo rinvenute solo 13 paia, che sono state sottoposte a sequestro”.
Il giudice Enrico Manzi ha letto in aula le dichiarazioni spontanee rese dall’imputato sull’intera questione, confermate dallo stesso, presente all’udienza unitamente ai legali difensori Gianmaria Ratti e Antonio Acone. Egli ha spiegato di essere stato contattato, nel marzo 2013, da un uomo di Bisceglie che gli ha proposto di acquistare le 1.042 calzature sportive al prezzo di 32.000 €. “Ho accettato, il prezzo era concorrenziale ma credevo fosse per il fatto che si trattava di uno stock “rotto”, cioè costituito da modelli e numeri diversi” ha spiegato in aula l’imputato. “25 paia le ho vendute al dettaglio, 1.004 ad altri negozi e 13 sono quelle che sono state sequestrate dalle forze dell’ordine”.
Il Pubblico ministero Mattia Mascaro ha indicato per l’uomo l’assoluzione, una richiesta cui si sono associati i due avvocati difensori. “Egli ha agito in buona fede, ha visionato le calzature, di marca,  prima di acquistarle” hanno spiegato i legali.
Il giudice ha assolto l’uomo perché il fatto non costituisce reato, disponendo la confisca di quanto in sequestro.
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