Valmadrera: sulla permuta ''Parè Lido Srl'' la Giunta chiede chiarimenti alla Prefettura

L'assessore Antonio Rusconi
"Chiederemo chiarimenti istituzionali". Questa è la linea d'azione dell'amministrazione riassunta laconicamente dall'assessore al bilancio Antonio Rusconi - e già ribadita in consiglio comunale anche per voce del primo cittadino Donatella Crippa - dopo il polverone sollevato in assise dal gruppo di minoranza "Valmadrera futura" sulla permuta di aree tra il comune di Valmadrera e la società "Parè lido srl".
Il consigliere di minoranza Andrea Rondinelli nell'intervento ha espresso le perplessità del suo gruppo sulla permuta per il fatto che la società "Parè lido srl" apparterrebbe alla "Fin.Col spa", a sua volta detenuta da due società fiduciarie, la "Unione fiduciaria spa" e la "Istifid". Nell'articolo del Sole24Ore del 21 maggio scorso citato dal consigliere si evince  però che la "Istifid" possiede la nuda proprietà delle azioni della "Nuova Sibea dodicesima" di Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde. Di fatto, dunque, la "Istifid" non sarebbe direttamente collegabile al sopracitato Rognoni
"Sicuramente ci sarà un rinvio dell'atto con la conseguenza di un disservizio per i valmadreresi, che avrebbero potuto avere 45 imminenti parcheggi a pochi metri dalla piazza. Se lo scopo di Rondinelli era creare un disservizio ci è riuscito" ha spiegato l'assessore, lasciando intuire che potrebbe passare ancora molto tempo prima che i cittadini possano avere a loro disposizione nuovi posti auto nel centro città e chiarendo che il comune intende andare a fondo nella vicenda. "Ci recheremo in Prefettura per avere chiarimenti rispetto a quanto riferito dalla minoranza in sede di consiglio comunale" ha proseguito.
Quello che all'amministrazione fa più male, in tutta questa vicenda, sembrano però essere state proprio le espressioni e le modalità scelte dal capogruppo di minoranza per rendere nota la composizione della "Parè lido srl".
"In un momento di crisi parlare in sede istituzionale con superficialità di un'impresa di Lecco riconosciuta come eccellenza a livello nazionale ci ha lasciati sconcertati. Noi ribadiamo la totale e piena fiducia nell'impresa Colombo" ha dichiarato Rusconi, secondo cui "sparare sul mondo economico che funziona non è affatto positivo".
L'assessore non ha mancato di rimarcare che l'atto è stato portato in consiglio solo per ratifica: "si è deciso di tornare in consiglio comunale per un atto di trasparenza politica, pur non essendoci materialmente l'obbligo" ha detto, ribadendo la sua estraneità agli atti in quanto presentati dalla precedente amministrazione.
Il tecnico comunale avrebbe infatti potuto dare attuazione al provvedimento senza dover passare necessariamente in consiglio comunale: la delibera di giunta n. 30 del 27 marzo 2014 presentata dall'assessore Comi e la successiva del consiglio comunale del 23 aprile 2014, che ha apportato come parte integrante del bilancio il piano delle alienazioni, sarebbero, da sole, bastate a rendere valido l'atto.


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M.Mau.
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