Lecco: la guerra 'entra nelle scuole' con il racconto della giornalista Barbara Schiavulli agli studenti di Badoni, Fiocchi, Parini e Rota
Corrispondente di guerra e scrittrice, irriducibile giornalista freelance, Barbara Schiavulli , la 'penna' che da ormai 20 anni racconta i fronti caldi di Medio Oriente, Africa e Asia Centrale, è intervenuta giovedì mattina presso l'Istituto "A.Badoni" di Lecco per raccontare agli studenti il volto 'muto' del conflitto, quello che i nostri giornali tacciono perché poco interessa, quello che si vive e si conosce per le strade, tra razzi che fischiano e mine che esplodono, tra kamikaze che saltano in aria e vittime senza più nomi, cognomi né storie da vivere.
Attenti, incuriositi, impressionati, gli studenti degli istituti lecchesi hanno ascoltato i racconti di Barbara Schiavulli avvolti in un silenzio rispettoso. L'ultima parte delle due ore di intervento è stata poi dedicata alle domande: molte, quelle pervenute, espressione di un interesse giovanile che non è morto, ma va a dovere stimolato. "Nel suo libro scrive che 'non ci sono vite inutili, solo vite sprecate se non si decide di fare qualcosa per migliorarle'. Cosa possiamo fare allora noi?", ha domandato uno degli alunni. "Tenetevi informati, scoprite il mondo che vi sta attorno. L'ignoranza non ha mai salvato nessuno, e non vi rende partecipi di questa società", ha risposto la scrittrice alludendo ad una colpa da dividere a metà: "Nei giornali italiani c'è molta ignoranza in materia di Esteri, ma voi dovete pretendere di ricevere un'adeguata informazione. Quando non ci si accorge più di quello che succede nel mondo significa che qualcosa non va: oggi voi ragazzi non manifestate più, eppure dovreste essere arrabbiati a morte! Contro la violenza bisogna scendere in campo, bisogna 'fare casino' ".
Barbara Schiavulli
La giornalista con una soldatessa americana
La professoressa Giovanna Soccio con Barbara Schiavulli
Il preside Angelo De Battista e la professoressa Giovanna Soccio
Attenti, incuriositi, impressionati, gli studenti degli istituti lecchesi hanno ascoltato i racconti di Barbara Schiavulli avvolti in un silenzio rispettoso. L'ultima parte delle due ore di intervento è stata poi dedicata alle domande: molte, quelle pervenute, espressione di un interesse giovanile che non è morto, ma va a dovere stimolato. "Nel suo libro scrive che 'non ci sono vite inutili, solo vite sprecate se non si decide di fare qualcosa per migliorarle'. Cosa possiamo fare allora noi?", ha domandato uno degli alunni. "Tenetevi informati, scoprite il mondo che vi sta attorno. L'ignoranza non ha mai salvato nessuno, e non vi rende partecipi di questa società", ha risposto la scrittrice alludendo ad una colpa da dividere a metà: "Nei giornali italiani c'è molta ignoranza in materia di Esteri, ma voi dovete pretendere di ricevere un'adeguata informazione. Quando non ci si accorge più di quello che succede nel mondo significa che qualcosa non va: oggi voi ragazzi non manifestate più, eppure dovreste essere arrabbiati a morte! Contro la violenza bisogna scendere in campo, bisogna 'fare casino' ".
Giulia Achler