Lecco: tornano le salite sul campanile di San Nicolò...guardando verso Valmadrera

Trascorse le festività pasquali, torna subito il "Matitone superstar", ovvero le salite guidate al campanile della Basilica di San Nicolò, in Lecco, che tanto successo hanno ottenuto nelle diverse stagioni dell'anno lasciato alle spalle.



Panorama dal terrazzo terminale del campanile, sul lato verso il lago e Valmadrera

I volontari del Matitone hanno reso noto che il prossimo fine settimana l'apertura è prevista solo per domenica 3 aprile. E' necessaria la prenotazione online, sul sito www.campaniledilecco.it. La prenotazione è necessaria per poter gestire il flusso dei visitatori; tuttavia, se si presentasse qualche persona isolata (questa è l'eccezione, non la norma), si cerca sempre di far trovare posto per salire. Recentemente Marco Chiappa ha donato un campanile tutto in mattoncini Lego, che è stato collocato a metà della salita.
Saranno, come sempre, presenti, le guide volontarie che hanno confermato una notevole preparazione sulla storia del campanile e relative vicende, tanto da entusiasmare i partecipanti alla salita, lungo i 400 ormai famosi gradini e sul terrazzo terminale che circonda la cuspide del campanile stesso.



I Ragni sul campanile, con fumogeni colorati

E proprio dal terrazzo terminale, guardando verso il lago, si può notare, oltre il tratto terminale del Lario, un altro campanile che merita una citazione per storia ed altezza. E' il campanile della parrocchiale di Sant'Antonio Abate, in Valmadrera. Novant'anni or sono, nel 1926, gli abitanti di Valmadrera vollero avviare i lavori del nuovo campanile, pensando di non dover sfigurare con Lecco, sull'altra riva del lago, che, dal 1904, alzava la "meraviglia" dei suoi 96 metri. Già nel 1890 il parroco don Giuseppe Valera, come sottolinea in alcune note il compianto cultore di storia locale Achille Dell'Oro, aveva preso a cuore l'idea di un nuovo, maestoso campanile, ritenendo troppo piccolo quello esistente, iniziato nel 1583 e terminato nei primi anni del 1600. Il progetto 1890 si arenò. E' stato il parroco don Achille Motta, giunto a Valmadrera nel 1904, a rilanciare l'idea del nuovo campanile.



Il gruppo dei Ragni saliti sul campanile nel 1999, con il prevosto Enrico Busti e l'allora capo gruppo dei maglioni rossi, Pinuccio Castelnuovo

Il progetto redatto dall'ing. Barboglio divenne realtà. I primi lavori di scavo avvennero sul lato della chiesa verso via Roma, vicino alla sacrestia ed alla canonica. Furono necessari cinque anni di impalcature per alzare una torre ben visibile in tutte le direzione verso Valmadrera. Il progetto era singolare nella parte terminale, con una statua del Sacro Cuore, alta cinque metri, opera dello scultore Giuseppe Mozzanica. Vi erano, pure, le statue dei quattro evangelisti, alte tre metri.



Il campanile di Valmadrera, realizzato nella prima metà del Novecento

I lavori vennero realizzati dall'impresa Mandelli di Merate. La croce di ferro da collocare sulla cuspide, venne preparata dalla ditta Angelo Bianchi di Valmadrera. Il progetto prevedeva 12 campane, come il numero degli Apostoli; ne vennero realizzate solo 9.
Le campane furono attese per un anno, dopo la conclusione dei lavori nell'estate 1931. Vennero portate a Valmadrera nell'estate successiva del 1932, dalla ditta Barigozzi, di Milano. L'entusiasmo fu tale che a Pescate i carri del trasporto da Milano vennero affiancati dal Corpo musicale Santa Cecilia di Valmadrera. Gli ultimi chilometri del percorso furono un trionfo di popolo; una festa tra marce e marcette della banda ed applausi calorosi della gente ai lati della sede stradale.



Il vecchio campanile di Valmadrera, risalente al 1600 (sul lato sinistro si può notare il nuovo campanile)

Oggi sembrano tempi lontani, quasi irreali, quando tanta gente si infiammava per le campane e vedova l'orgoglio civico rappresentato dall'altezza del campanile. E', comunque, una storia ricca di popolo con nobili ideali, di gente semplice e buona.
Se Valmadrera oggi può vantare nove bronzi squillanti, con un campanile alto quasi 90 metri, il merito si deve alla volontà ed al sacrificio degli antenati di cento anni or sono. C'è da aggiungere che nella classifica delle torri e dei campanili più alti d'Italia, Lecco è al 6° posto, preceduto, al 1° posto, da Mortegliano, in provincia di Udine, Cremona, Alessandria, Venezia, Bologna. Valmadrera è, comunque, ad un brillante 15° posto, con l'altezza indicata di 87,50 metri. Precede nella classifica "torri" illustri, come quella del Duomo di Modena, il campanile di Giotto di Firenze, la torre dei Lamberti a Verona.
Il Comune di Mortegliano, che ha la maglia rosa del campanile più alto, è una comunità di poco più di 5.000 abitanti, che si trova in Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine, a circa 14 chilometri dal capoluogo. Il campanile è una costruzione di metà Novecento, dal 1955 al 1959, su progetto di Pietro Zanini e raggiunge l'altezza di 113 metri. E' il campanile della chiesa arcipretale dei Santi Pietro e Paolo, in Mortegliano.
A.B.
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