Lecco: 160 partecipanti alla cena di ASPOC, il servizio ai tavoli affidato ai ragazzi
Grandissimo successo per la prima cena di beneficenza organizzata nella serata di sabato 2 aprile da ASPOC, l'Associazione lecchese che dal 2004 si occupa di bambini e ragazzi con disturbi del potenziale cognitivo. Oltre 160 persone, infatti, tra cui anche alcuni medici specializzati in neuropsichiatria infantile, hanno accettato l'invito del gruppo a trascorrere una piacevole serata in compagnia, promossa con l'obiettivo di raccogliere alcuni fondi da destinare all'organizzazione delle numerose attività sociali.
"Anche questa sera - ha affermato quest'ultimo - stiamo dimostrando che un'associazione di genitori può fare la differenza. Sono sicuro che non saremmo qui se non ci fossimo scontrati con la disabilità, sicuramente una medicina dal sapore amaro, che tuttavia non ci ha fatto perdere la speranza e la fiducia: incontrare la disabilità, o la diversità, è un'esperienza profonda, ma è anche una grande invenzione, perché obbliga al rinnovamento, seleziona, fa evolvere, perché costringe a non rimanere intrappolati nei dogmi e negli stereotipi che ci porterebbero a vivere adeguandoci al pensiero di altre persone e vivendo continuamente in difesa. Al tempo del nostro primo incontro eravamo 7 o 8 persone, e non avremmo mai immaginato i progetti e le attività che stiamo realizzando: ora siamo più di 120 soci, abbiamo una sede, educatori e ragazzi entusiasti. Stasera siamo più di 160! L'unica cosa che ci ha aiutato ad andare avanti è stato l'amore per ciò che facciamo, in cui mettiamo passione e impegno: ma non ci fermiamo qui, continueremo a cercare soluzioni, a realizzare progetti, senza accontentarci, perché crediamo fortemente in qualcosa: la nostra vita, i nostri figli, l'essere uniti, l'essere inclusivi. E perché vogliamo davvero, nella nostra semplicità, diventare il migliore contesto per lo sviluppo del potenziale cognitivo dei nostri ragazzi, essere al servizio degli altri e diventare un modello per le altre associazioni e istituzioni del territorio".
Le iniziative di ASPOC, infatti, intendono costruire un contesto permanente e sostenibile di socializzazione attiva e favorire lo sviluppo di persone autonome e ben integrate nel tessuto sociale. Il progetto ASPOC Xi, in modo particolare, si rivolge a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 25 anni con deficit cognitivi: è inoltre aperto alla comunità in termini di partecipazione attiva alla condivisione di servizi, fruizione di attività e organizzazione e utilizzo delle strutture e delle risorse disponibili.
Il presidente di ASPOC Domenico Bodega e Mariateresa Fumagalli
"Anche questa sera - ha affermato quest'ultimo - stiamo dimostrando che un'associazione di genitori può fare la differenza. Sono sicuro che non saremmo qui se non ci fossimo scontrati con la disabilità, sicuramente una medicina dal sapore amaro, che tuttavia non ci ha fatto perdere la speranza e la fiducia: incontrare la disabilità, o la diversità, è un'esperienza profonda, ma è anche una grande invenzione, perché obbliga al rinnovamento, seleziona, fa evolvere, perché costringe a non rimanere intrappolati nei dogmi e negli stereotipi che ci porterebbero a vivere adeguandoci al pensiero di altre persone e vivendo continuamente in difesa. Al tempo del nostro primo incontro eravamo 7 o 8 persone, e non avremmo mai immaginato i progetti e le attività che stiamo realizzando: ora siamo più di 120 soci, abbiamo una sede, educatori e ragazzi entusiasti. Stasera siamo più di 160! L'unica cosa che ci ha aiutato ad andare avanti è stato l'amore per ciò che facciamo, in cui mettiamo passione e impegno: ma non ci fermiamo qui, continueremo a cercare soluzioni, a realizzare progetti, senza accontentarci, perché crediamo fortemente in qualcosa: la nostra vita, i nostri figli, l'essere uniti, l'essere inclusivi. E perché vogliamo davvero, nella nostra semplicità, diventare il migliore contesto per lo sviluppo del potenziale cognitivo dei nostri ragazzi, essere al servizio degli altri e diventare un modello per le altre associazioni e istituzioni del territorio".
Le iniziative di ASPOC, infatti, intendono costruire un contesto permanente e sostenibile di socializzazione attiva e favorire lo sviluppo di persone autonome e ben integrate nel tessuto sociale. Il progetto ASPOC Xi, in modo particolare, si rivolge a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 25 anni con deficit cognitivi: è inoltre aperto alla comunità in termini di partecipazione attiva alla condivisione di servizi, fruizione di attività e organizzazione e utilizzo delle strutture e delle risorse disponibili.
Benedetta Panzeri