Attenti al Luppolo: il Birrificio Orma Bianca sarà al festival, ecco la sua presentazione
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1) Chi siete, quando siete nati e perché?
Siamo una piccola realtà con sede in Costa Masnaga (LC) nata nel novembre 2014 che produce birre con metodo artigianale utilizzando orzo coltivato in Italia dall'Azienda Agricola Treccani Enrico di Castel Goffredo (MN) e altri ingredienti di ottima qualità e freschezza; le nostre sono birre "vive", non vengono pastorizzate e filtrate e non contengono conservanti in modo da rispettare le materie prime di qualità scelte ed il lavoro del lievito che ne fa un prodotto dai profumi e sapori in costante evoluzione.
Impieghiamo luppoli nobili europei oltre ai profumatissimi luppoli americani e giapponesi a secondo della ricetta.
L'apertura dell'attività è stata la naturale conseguenza di anni di produzioni birrarie casalinghe col nostro impiantino pilota grazie al quale abbiamo iniziato ad autoprodurci le birre che volevamo bere e visto che le birre stesse iniziavano ad avere un buon riscontro abbiamo deciso di fare il "grande passo" e di produrle su una scala più larga per poterci confrontare con gli altri birrifici presenti nella ormai ampia scena birraria italiana.
2) Parlateci della scelta del vostro nome
Orma Bianca è un nome che rappresenta la Ns. idea del fare birra; noi interpretiamo questa passione come un percorso, un viaggio fatto di studi, di bevute, di ricerca delle migliori materie prime, di conoscenza e scambi di idee ed esperienze con altri birrai, e come un viaggio vogliamo lasciare la nostra orma nel cammino della birra artigianale italiana. Il colore bianco richiama invece qualcosa di indefinito, un colore neutro che come in una tela bianca di un quadro lascia spazio alla fantasia e alla creatività di chi ha il coraggio e la passione di lavorarci.
3) Qual è il vostro stile birraio preferito? A quali tipologie di birra vi ispirate?
Le Ns. birre sono tutte ad alta fermentazione, rifermentate in bottiglia e sono una Ns. libera interpretazione degli stili belgi ed angloamericani ai quali ci ispiriamo. In particolar modo, nella Amber Fox e nella White Horse ci siamo sbizzarriti senza seguire particolari canoni stilistici ma basandoci sul risultato che volevamo ottenere seguendo il nostro percorso.

Vogliamo candidare la "White Horse", una American Wheat / White Ipa, una birra ibrida che coniuga le caratteristiche di una blanche belga nella ricetta dei malti con l'uso del lievito ad alta fermentazione americano ed una generosa luppolatura che richiamano le amare e fruttate sensazioni di una ipa.
E' una birra chiara, rinfrescante, dell'aspetto quasi paglierino, leggermente velata, dai delicati profumi di frutta tropicale e agrumi. Al gusto l'amaro delicato è supportato da una sensazione vellutata al palato e da una leggera acidità che, abbinate alla bassa gradazione alcolica, fanno di questa birra un'ottima "session beer" per i periodi caldi dell'anno.
DA BERE A SECCHIATE!!!!!!!!!!! Una vera "BIRRA DA FESTIVAL" che pensiamo abbracci lo spirito conviviale della manifestazione.
5) Credete che una manifestazione di questo genere possa essere utile per la valorizzazione del nostro territorio?
Certamente! Siamo molto contenti che finalmente anche nel lecchese si stiano organizzando manifestazioni del genere per dare visibilità a prodotti artigianali del territorio e si dà la possibilità ai Ns. concittadini di provare qualcosa che va al di là dei prodotti che l'industria e la grossa distribuzione propone, a volte spacciandoli in maniera poco chiara come "artigianali". Il movimento birraio artigianale ha bisogno per crescere di promuovere la "cultura birraria" e quale occasione migliore può essere se non una manifestazione dove l'appassionato o il neofita può assaggiare direttamente dal produttore una buona birra magari scambiando considerazioni, consigli e curiosità; questo scambio di idee e sensazioni è fondamentale anche per chi produce, per tastare il terreno direttamente con i consumatori.
