Lecco: Avvocato ''diffamato'', chiesto il risarcimento
Un risarcimento per il danno subito dall’avvocato Roberto Tropenscovino pari a 30.000 €, e in via subordinata il pagamento di una provvisionale di 15.000 €. Questa la richiesta formulata nella mattinata di oggi, lunedì 18 aprile, dall’avvocato Stefano Pelizzari che assiste il collega, parte civile nel processo che vede imputato per diffamazione e calunnia Giorgio Toscani. L’uomo, difeso da Claudio Martinelli, avrebbe inviato “almeno 500 mail”, come è stato ricordato oggi in aula, agli avvocati del foro di Lecco, dal contenuto diffamatorio nei confronti di Tropenscovino e Ruggero Panzeri (stralciata dal procedimento la posizione di quest’ultimo).
Una circostanza, questa, confermata da diversi legali nel corso delle precedenti udienze, compresi i diretti interessati contro i quali l’imputato aveva presentato anche una querela e un esposto all’Ordine professionale. Giorgio Toscani era stato assistito da loro nel 2011, quando era stato condannato a risarcire la parrocchia di San Martino Vescovo (legata alla casa di riposo di Calolziocorte) pagando 15.000 €, a seguito di alcuni volantini distribuiti in paese in cui veniva denigrata l’immagine della struttura. Proprio alcuni presunti errori materiali rispetto alla sentenza di condanna, imputati da Toscani ai due legali, erano alla base delle sue critiche.
Egli, ascoltato in aula durante l’ultima udienza, ha parlato di una “escalation” di errori e mancanze da parte dei due avvocati, che lo avrebbero spinto a mandare una mail a diversi colleghi lecchesi per trovare in tempi brevi qualcuno che lo assistesse.
Il Pubblico ministero Mattia Mascaro nella mattinata di oggi ha indicato la condanna dell’uomo a 6 mesi di reclusione.
Stefano Pelizzari, parte civile per il collega Tropenscovino, ha parlato di “comportamento illogico” descrivendo l’invio simultaneo di oltre 500 mail agli avvocati del foro di lecco, dall’indubbio contenuto diffamatorio. “L’imputato ha spiegato questa condotta dicendo di voler risparmiare tempo, ma certamente non ha impiegato poco a copiare ogni indirizzo elettronico e allegare l’esposto all’ordine e la denuncia promosse nei confronti del mio assistito” ha spiegato l’avvocato. “Il contenuto di quei documenti è gravemente diffamatorio, e riguarda presunte inadempienze professionali. Il livore di quest’uomo nei loro confronti è emerso anche in aula, e il fatto che abbia voluto divulgare queste sue conclusioni a tutti gli avvocati ne è una ulteriore conferma”.
Giorgio Toscani aveva inoltre affermato che i suoi (ex) difensori si sarebbero “accordati” con l’avvocato della controparte e il giudice che allora si era occupato della sua causa civile allo scopo di arrecargli danno. “Molti avvocati hanno ricevuto la sua mail, il danno subito dal mio assistito è di particolare entità” ha concluso Pelizzari. Da qui la richiesta della condanna dell’imputato, con un risarcimento di 30.000 € in favore di Tropenscovino (in via subordinata una provvisionale di 15.000 €). Il processo è stato aggiornato al 20 giugno alle ore 14.00.
Una circostanza, questa, confermata da diversi legali nel corso delle precedenti udienze, compresi i diretti interessati contro i quali l’imputato aveva presentato anche una querela e un esposto all’Ordine professionale. Giorgio Toscani era stato assistito da loro nel 2011, quando era stato condannato a risarcire la parrocchia di San Martino Vescovo (legata alla casa di riposo di Calolziocorte) pagando 15.000 €, a seguito di alcuni volantini distribuiti in paese in cui veniva denigrata l’immagine della struttura. Proprio alcuni presunti errori materiali rispetto alla sentenza di condanna, imputati da Toscani ai due legali, erano alla base delle sue critiche.
Egli, ascoltato in aula durante l’ultima udienza, ha parlato di una “escalation” di errori e mancanze da parte dei due avvocati, che lo avrebbero spinto a mandare una mail a diversi colleghi lecchesi per trovare in tempi brevi qualcuno che lo assistesse.
Il Pubblico ministero Mattia Mascaro nella mattinata di oggi ha indicato la condanna dell’uomo a 6 mesi di reclusione.
Stefano Pelizzari, parte civile per il collega Tropenscovino, ha parlato di “comportamento illogico” descrivendo l’invio simultaneo di oltre 500 mail agli avvocati del foro di lecco, dall’indubbio contenuto diffamatorio. “L’imputato ha spiegato questa condotta dicendo di voler risparmiare tempo, ma certamente non ha impiegato poco a copiare ogni indirizzo elettronico e allegare l’esposto all’ordine e la denuncia promosse nei confronti del mio assistito” ha spiegato l’avvocato. “Il contenuto di quei documenti è gravemente diffamatorio, e riguarda presunte inadempienze professionali. Il livore di quest’uomo nei loro confronti è emerso anche in aula, e il fatto che abbia voluto divulgare queste sue conclusioni a tutti gli avvocati ne è una ulteriore conferma”.
Giorgio Toscani aveva inoltre affermato che i suoi (ex) difensori si sarebbero “accordati” con l’avvocato della controparte e il giudice che allora si era occupato della sua causa civile allo scopo di arrecargli danno. “Molti avvocati hanno ricevuto la sua mail, il danno subito dal mio assistito è di particolare entità” ha concluso Pelizzari. Da qui la richiesta della condanna dell’imputato, con un risarcimento di 30.000 € in favore di Tropenscovino (in via subordinata una provvisionale di 15.000 €). Il processo è stato aggiornato al 20 giugno alle ore 14.00.