Susanna Camusso all’anteprima nazionale del film su Pio Galli, l’omaggio della città
Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso è tornata a Lecco nel pomeriggio di oggi, a distanza di poco più di un anno dalla partecipazione al convegno sulla rappresentanza sindacale, per assistere alla prima proiezione nazionale del film dedicato a Pio Galli, a 5 anni dalla sua scomparsa.
Proprio la scelta della sala istituzionale lecchese come luogo per la “prima nazionale” del film dimostra il legame indissolubile del sindacalista, nato ad Annone Brianza - dove il prossimo 28 maggio gli sarà intitolata una via - con il nostro territorio. Susanna Camusso, che ha mosso i primi passi nel sindacato nel 1976 quando il protagonista del film era segretario amministrativo, è stata accolta a Lecco da Wolfango Pirelli e si è soffermata sul palco, dove il vice presidente dell’associazione Pio Galli Tino Magni, il segretario Cgil Lombardia Elena Lattuada, il sindaco Virginio Brivio e la regista Giusy Castelli hanno introdotto la visione.
Ivan e Laica, figli di Pio, non hanno voluto mancare all’importante appuntamento, salutati con affetto dal segretario Cgil Lecco Wolfango Pirelli, che ha ricordato il legame che egli ebbe con Giuseppe Di Vittorio, leader del sindacato a Lecco nel 1957 per inaugurare la nuova sede di Via Sirtori. “Pio Galli è stato un innovatore, negli anni Settanta a Brescia ha promosso la trattativa sul contratto nazionale confrontandosi con il leader Fim, una scelta questa criticata da molti” ha sottolineato Tino Magni. “Proprio dalla manifestazione del 2 dicembre 1977, la più grande dei metalmeccanici del Dopoguerra, prende il via il film”.
Elena Lattuada, leader Cgil Lombardia, ha spiegato che il film sarà proiettato anche a Roma e in altri luoghi italiani. “E’ la testimonianza di un dirigente sindacale e politico, che ha combattuto nella Resistenza e ha spinto il comitato direttivo della camera del lavoro a non rinunciare all’unità sindacale, e alla necessità di confrontarsi con tutti” ha spiegato. “Questo film è uno strumento immediatamente utilizzabile, per raccontare il passato ma anche il lavoro del futuro. Racconta di un grande dirigente e un grande uomo del suo tempo, convinto che l’organizzazione collettiva dei lavoratori sia il punto fermo da cui ogni volta ripartire”.
“Non possiamo guardare al futuro senza conoscere il passato” ha spiegato Tino Magni, ricordando le parole stesse inserite da Pio Galli nella sua biografia. Un concetto particolarmente significativo, in vista dello sciopero generale di 4 ore del settore metalmeccanico in programma nella mattinata di domani anche nella nostra Provincia.
Susanna Camusso è stata intervistata da Massimo Mascini, direttore del quotidiano online "Il diario del lavoro", al termine della proiezione.
Sono state le immagini, quelle in bianco e nero delle manifestazioni di allora e quelle a colori di chi nel film narra il suo personale ricordo, a raccontare meglio di qualsiasi parola il compianto sindacalista lecchese.
Un'immagine di Pio Galli tratta dal film
L'arrivo di Susanna Camusso (al centro) e Elena Lattuada
"Da una parte sola - Biografia di un metalmeccanico", questo il titolo dell’opera che riprende il titolo del volume sullo storico sindacalista pubblicata nel 1997, è stato proiettato in sala Don Ticozzi di fronte ad un nutrito pubblico di esponenti del sindacato di ieri e di oggi, della Provincia lecchese ma anche provenienti da Brescia, dove Pio è stato protagonista di importanti trattative sindacali a capo della Cgil.Proprio la scelta della sala istituzionale lecchese come luogo per la “prima nazionale” del film dimostra il legame indissolubile del sindacalista, nato ad Annone Brianza - dove il prossimo 28 maggio gli sarà intitolata una via - con il nostro territorio. Susanna Camusso, che ha mosso i primi passi nel sindacato nel 1976 quando il protagonista del film era segretario amministrativo, è stata accolta a Lecco da Wolfango Pirelli e si è soffermata sul palco, dove il vice presidente dell’associazione Pio Galli Tino Magni, il segretario Cgil Lombardia Elena Lattuada, il sindaco Virginio Brivio e la regista Giusy Castelli hanno introdotto la visione.
Susanna Camusso e la regista Giusy Castelli
Ivan e Laica, figli di Pio, non hanno voluto mancare all’importante appuntamento, salutati con affetto dal segretario Cgil Lecco Wolfango Pirelli, che ha ricordato il legame che egli ebbe con Giuseppe Di Vittorio, leader del sindacato a Lecco nel 1957 per inaugurare la nuova sede di Via Sirtori. “Pio Galli è stato un innovatore, negli anni Settanta a Brescia ha promosso la trattativa sul contratto nazionale confrontandosi con il leader Fim, una scelta questa criticata da molti” ha sottolineato Tino Magni. “Proprio dalla manifestazione del 2 dicembre 1977, la più grande dei metalmeccanici del Dopoguerra, prende il via il film”.
Da sinistra Virginio Brivio, Wolfango Pirelli, Elena Lattuada, Susanna Camusso e Giusy Castelli
I figli di Pio Galli e Tino Magni
Questo però non racconta solo l’impegno sindacale di Pio Galli, ma la sua vita personale che ad esso è stata indissolubilmente legata. “È stato testimone ma anche maestro, è diventato leader anche nell’esperienza di ogni giorno” ha commentato il sindaco Virginio Brivio. “La tradizione è un fuoco che arde, è necessario trovare nuova legna perché la passione per il lavoro e per l’uomo che è nella sua figura possa continuare. Il nostro territorio ha ancora molto da dire nel settore manifatturiero, dobbiamo capire qual è l’elemento di innovazione”. Se Annone Brianza intitolerà un luogo pubblico a Pio Galli, anche Lecco sta seguendo la stessa strada. “Stiamo valutando di dedicargli una via di Rancio, quartiere particolarmente legato alla sua figura, ma si può pensare anche ad un luogo legato alla formazione e ai giovani” ha spiegato il primo cittadino.Elena Lattuada, leader Cgil Lombardia, ha spiegato che il film sarà proiettato anche a Roma e in altri luoghi italiani. “E’ la testimonianza di un dirigente sindacale e politico, che ha combattuto nella Resistenza e ha spinto il comitato direttivo della camera del lavoro a non rinunciare all’unità sindacale, e alla necessità di confrontarsi con tutti” ha spiegato. “Questo film è uno strumento immediatamente utilizzabile, per raccontare il passato ma anche il lavoro del futuro. Racconta di un grande dirigente e un grande uomo del suo tempo, convinto che l’organizzazione collettiva dei lavoratori sia il punto fermo da cui ogni volta ripartire”.
“Non possiamo guardare al futuro senza conoscere il passato” ha spiegato Tino Magni, ricordando le parole stesse inserite da Pio Galli nella sua biografia. Un concetto particolarmente significativo, in vista dello sciopero generale di 4 ore del settore metalmeccanico in programma nella mattinata di domani anche nella nostra Provincia.
In prima fila anche il presidente della Provincia Flavio Polano
Tra i progetto maggiori in corso di realizzazione sul nostro territorio c’è l’apertura dell’archivio storico della camera del lavoro, disponibile a chiunque voglia fare ricerca o informarsi sulla storia del sindacato. “La riflessione futura verterà sul rapporto tra resistenza e piano del lavoro, l’unità sindacale, il rapporto tra sindacato e politica e l’importante ricorrenza del 12 dicembre, giorno in cui 5 anni fa Pio Galli ci lasciò” ha concluso Wolfango Pirelli.Susanna Camusso è stata intervistata da Massimo Mascini, direttore del quotidiano online "Il diario del lavoro", al termine della proiezione.
Sono state le immagini, quelle in bianco e nero delle manifestazioni di allora e quelle a colori di chi nel film narra il suo personale ricordo, a raccontare meglio di qualsiasi parola il compianto sindacalista lecchese.